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× Data 2018
× Genere Fiction (narrativa)
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× Nomi Pinker, Steven

Trovati 5 documenti.

Come funziona la mente

eBook / testo digitale

Pinker, Steven - Parizzi, Massimo

Come funziona la mente

Castelvecchi, 08/08/2013

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Titolo e contributi: Come funziona la mente

Pubblicazione: Castelvecchi, 08/08/2013

EAN: 9788876159299

Data:08-08-2013

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
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Abstract: Perché ci innamoriamo? Come si spiegano le nostre diverse reazioni di fronte all'arte, alla filosofia e alla religione? Perché i ricordi svaniscono? E dove nascono gli stereotipi etnici oppure la credenza nei fantasmi? Le innumerevoli domande sull'origine, la natura e il funzionamento della nostra mente finiscono spesso per perdersi nella vaghezza del mistero. Questo, invece, è un libro di risposte. Sfidando pregiudizi consolidati e demolendo teoremi un tempo indiscutibili, Steven Pinker ci guida alla scoperta dei più recenti progressi delle scienze cognitive e ricostruisce il programma straordinariamente complesso che rende possibili gli eventi della vita mentale che siamo abituati a dare per scontati: le meccaniche del pianto e del riso, dell'empatia e della percezione visiva. Facendo ricorso all'ingegneria inversa, che si interroga sugli scopi e l'organizzazione dei vari elementi che compongono una macchina, Pinker individua le funzioni alle quali la selezione naturale ha destinato la mente, un sistema di organi di calcolo che ha permesso ai nostri antenati cacciatori-raccoglitori di lottare, sopravvivere, prevalere. L'approccio di Pinker, uno dei più autorevoli studiosi di scienze cognitive, è rigoroso e multidisciplinare, spazia dalle neuroscienze alla biologia evolutiva compiendo efficaci e frequenti incursioni nelle discipline più disparate, come l'economia la psicologia sociale e la letteratura. Il risultato è una sintesi avvincente e monumentale – troppo ricca, esatta e pionieristica nei collegamenti e nelle conclusioni per essere ridotta a semplice divulgazione scientifica –, scritta con l'intelligenza, il ritmo e l'umorismo del grande narratore.

Razionalità. Una bussola per orientarsi nel mondo

eBook / testo digitale

Pinker, Steven - Parizzi, Massimo

Razionalità. Una bussola per orientarsi nel mondo

Mondadori, 05/10/2021

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Titolo e contributi: Razionalità. Una bussola per orientarsi nel mondo

Pubblicazione: Mondadori, 05/10/2021

EAN: 9788804744061

Data:05-10-2021

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
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Abstract: "La razionalità dovrebbe essere la nostra stella polare in tutto ciò che pensiamo e facciamo. Eppure, in un'epoca benedetta da risorse senza precedenti per il ragionamento, la sfera pubblica è infestata da fake news, terapie di ciarlatani, teorie del complotto e una retorica della "postverità"." Com'è possibile? La domanda è urgente e, da scienziato cognitivo, Steven Pinker rifiuta il cinico cliché secondo cui noi esseri umani siamo semplicemente irrazionali, cavernicoli fuori tempo gravati di bias, fallacie e illusioni. Perché è la razionalità a distinguerci da tutti gli altri esseri viventi. "La nostra specie ha datato l'origine dell'universo, scandagliato la natura della materia e dell'energia, decifrato i segreti della vita, dipanato i circuiti della coscienza e documentato la nostra storia e diversità. Abbiamo applicato queste conoscenze per accrescere la nostra prosperità, alleviando i flagelli che hanno tormentato i nostri antenati per la maggior parte dell'esistenza umana. Abbiamo posticipato il nostro previsto appuntamento con la morte." Tuttavia, non riusciamo ad approfittare pienamente dei potenti strumenti del ragionamento che abbiamo imparato a conoscere nel corso dei millenni.In questo libro, Pinker guida quindi il lettore attraverso le basi della logica e del pensiero critico, la probabilità, il rapporto tra correlazione e causazione, la teoria statistica delle decisioni, il ragionamento bayesiano, le comuni fallacie logiche e statistiche. Affronta argomenti complessi che di rado capita di approfondire come meritano, li espone con eleganza, rigore ed estrema chiarezza, offrendo straordinari spunti di riflessione, ispirazione e arricchimento. Destreggiandosi tra le "ragioni" dell'irrazionalità e quelle della ragione, Pinker ci dimostra quanto la razionalità sia importante, non solo perché ci porta a compiere scelte più vantaggiose per la nostra vita e nella sfera pubblica, ma anche perché rappresenta il vero e insostituibile motore della giustizia sociale e del progresso morale.

Tabula rasa. Perché non è vero che gli uomini nascono tutti uguali

eBook / testo digitale

Pinker, Steven - Parizzi, Massimo

Tabula rasa. Perché non è vero che gli uomini nascono tutti uguali

Mondadori, 07/10/2010

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Titolo e contributi: Tabula rasa. Perché non è vero che gli uomini nascono tutti uguali

Pubblicazione: Mondadori, 07/10/2010

EAN: 9788804551843

Data:07-10-2010

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
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Abstract: Negli ultimi anni diverse scienze d'avanguardia hanno scoperto le basi genetiche di alcune caratteristiche individuali, confermando così l'idea di una "natura umana" già parzialmente definita prima che cultura e società inizino a esercitare il loro influsso. Tuttavia numerosi filosofi e scienziati rifiutano questi risultati nel timore che la scoperta di facoltà e tendenze innate possa legittimare discriminazioni o ridurre il peso della responsabilità individuale. Attraverso un confronto critico con alcune teorie ancor oggi radicate - come quella della "Tabula rasa" -, Steven Pinker spiega come sia proprio la comune e peculiare "qualità" della specie umana, fondata sull'attività fisiologica del cervello, a rendere possibile la libertà di scelta. In queste pagine affronta quindi temi "scomodi" come le differenze psicobiologiche fra uomini e donne o le componenti genetiche della violenza, delll'intelligenza e dei sentimenti. Con grande chiarezza e lucidità analitica, e il conforto di solidi dati storico-scientifici, l'autore dimostra che un riconoscimento obiettivo dell'identità dell'uomo come frutto di un'evoluzione biologica non è un'ipotesi socialmente pericolosa, ma può anzi essere l'indispensabile completamento delle grandi intuizioni che hanno avuto in passato l'arte e la filosofia.

Fatti di parole. La natura umana svelata dal linguaggio

eBook / testo digitale

Pinker, Steven - Parizzi, Massimo

Fatti di parole. La natura umana svelata dal linguaggio

Mondadori, 07/10/2010

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Titolo e contributi: Fatti di parole. La natura umana svelata dal linguaggio

Pubblicazione: Mondadori, 07/10/2010

EAN: 9788804592563

Data:07-10-2010

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
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Abstract: Nel nostro modo di usare le parole, da quelle più nobili a quelle più triviali, è racchiusa una teoria dello spazio e del tempo, della materia e della causalità. Nel linguaggio, sia colto sia quotidiano, sono radicati un modello (anzi, due) di sessualità, i concetti di divinità, potere e giustizia, le nozioni di intimità, benessere e pericolo, una filosofia del libero arbitrio. E poiché, al di là di minime variazioni, la logica d'insieme è la stessa per ogni lingua, un esame approfondito dei mezzi e delle modalità di comunicazione verbale - dai discorsi volti a informare o a convincere, a minacciare o a sedurre, alle imprecazioni, ai nomi che scegliamo per i figli - può rivelarsi prezioso per capire chi siamo e le vere ragioni dei nostri comportamenti. È l'obiettivo che si pone Steven Pinker in Fatti di parole, in cui confluiscono i due fecondi itinerari di ricerca da lui percorsi negli ultimi anni: lo studio della facoltà di linguaggio e l'indagine sui processi cognitivi e sulla natura umana. In questa prospettiva l'autore si propone di analizzare il significato di parole e frasi in contesti sociali, ovvero nelle varie occasioni in cui cerchiamo di esprimere verbalmente i nostri pensieri e sentimenti. La conclusione a cui giunge è che ogni essere umano si forma un'immagine del mondo fisico e del mondo sociale che non corrisponde al flusso di sensazioni provocato dall'incontro della mente con l'ambiente esterno, ma è costruita a partire da un repertorio limitato e identificabile di pensieri primari, o meglio di "concetti naturali" (per esempio, spazio, forza, dominanza, parentela e contaminazione), che, grazie alla loro plasticità e valenza metaforica, sono in grado di ricomporre i dati d'esperienza in una molteplicità di oggetti ed eventi traducibili in vocaboli e proposizioni. La prevalenza di alcuni di questi "manufatti mentali" (nomi, parole, stringhe linguistiche) in quella rete di influenze reciproche che è la comunità dei parlanti, dove ogni individuo è insieme produttore e consumatore di significati, definisce ciò che chiamiamo "cultura" di una società, di cui la lingua è parte integrante. Trattando con grande chiarezza e rigore scientifico idee complesse e originali, come di consueto Pinker non rinuncia al suo stile ricco di elegante ironia, facendo spesso ricorso a giochi di parole e a esempi tratti dall'attualità, dalla letteratura di consumo e da film, fumetti e videogiochi, quasi che solo un approccio di divertita leggerezza possa strappare al linguaggio i segreti dell'ancora misterioso funzionamento della mente e, quindi, della natura umana.

Il declino della violenza. Perché quella che stiamo vivendo è probabilmente l'epoca più pacifica della storia

eBook / testo digitale

Pinker, Steven - Parizzi, Massimo

Il declino della violenza. Perché quella che stiamo vivendo è probabilmente l'epoca più pacifica della storia

Mondadori, 12/03/2013

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Titolo e contributi: Il declino della violenza. Perché quella che stiamo vivendo è probabilmente l'epoca più pacifica della storia

Pubblicazione: Mondadori, 12/03/2013

EAN: 9788804626312

Data:12-03-2013

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
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Abstract: Il XX secolo, con lo spaventoso numero di vittime provocate da due guerre mondiali e vari genocidi, è stato definito "il secolo più violento della storia", e l'alba del nuovo millennio sembra prefigurare scenari non meno inquietanti, diffondendo ovunque una crescente sensazione di insicurezza e paura. Eppure, anche se può sembrare incredibile, in passato la vita sul nostro pianeta è stata di gran lunga più violenta e spietata, e quella che stiamo vivendo è probabilmente "l'era più pacifica della storia della nostra specie". A sostenere questa tesi in apparenza paradossale e destinata a far discutere è Steven Pinker, il quale dimostra, statistiche alla mano, che il calo della violenza può essere addirittura quantificato. E le cifre che fornisce sono impressionanti. Le guerre tribali hanno causato, in rapporto alla popolazione mondiale del tempo, quasi il decuplo dei morti delle guerre e dei genocidi del Novecento. Il tasso di omicidi nell'Europa medievale era oltre trenta volte quello attuale. Schiavitù, torture, pene atroci ed esecuzioni capitali per futili motivi sono state per millenni ordinaria amministrazione, salvo poi essere bandite, nel volgere di un paio di secoli, dagli ordinamenti giuridici e dalla coscienza collettiva di tutte le nazioni democratiche. Oggi, invece, i conflitti fra paesi sviluppati sono scomparsi, e anche il tributo di sangue di quelli nel Terzo mondo è infinitamente minore rispetto a soli pochi decenni fa. Inoltre, delitti, crimini d'odio, linciaggi, pogrom, stupri, abusi sui minori, crudeltà verso gli animali sono tutti significativamente diminuiti dopo l'emanazione delle prime carte dei diritti dell'età moderna. Ma che cosa ha determinato questo declino della violenza, se nel frattempo la mente e il cuore dell'uomo sono rimasti più o meno gli stessi? Secondo Pinker, tale processo di portata epocale è dovuto al trionfo dei "migliori angeli" della nostra natura (empatia, autocontrollo, moralità e ragione) sui nostri "demoni interiori" (predazione, dominanza, vendetta, sadismo e ideologia), un trionfo reso possibile dalle istanze civilizzatrici su cui l'Occidente ha fondato la propria identità: monopolio statale dell'impiego legittimo della forza, alfabetizzazione, cosmopolitismo, libertà di commercio, "femminizzazione" della società, e un uso sempre più ampio della razionalità nell'agire economico e nel dibattito pubblico. Così, prendere atto della graduale riduzione di tutte le forme di violenza nel corso della storia non solo rende ai nostri occhi il passato meno innocente e il presente meno sinistro, ma ci costringe a ripensare radicalmente le nostre più profonde convinzioni sul progresso, la modernità e la natura umana.