Cinquecento metri che ti possono cambiare la vita, quelli tra casa e scuola, soprattutto se all'improvviso, come neanche un serial killer riuscirebbe, mentre arrivi davanti alla vetrina di Domizio il panettiere per i soliti due pezzi di pizza, ti ci vedi riflesso sopra - capelli biondi alle spalle, camicia bianca alle ginocchia - e ti ritorna spietata a tradimento la frase: "Quella ragazza là, la biondina…". E tutti a cercarla con gli occhi. "Quale?" "Io?!?....". "Sì, tu". "Mi chiamo Igor!" Un racconto che sfiora con leggerezza il tema degli stereotipi che condizionano i nostri comportamenti.