Alessandro è sul letto di morte, nel palazzo reale di Babilonia. Attorno a lui, ormai incosciente, si affollano generali, satrapi, lontani parenti, mogli, già in competizione per il potere, le terre, le ricchezze. L'unico che desidera solo piangere in silenzio è Bagoa, il ragazzo persiano nascosto nell'ombra dell'alcova.È il 323 a.C. Alessandro lascia il più grande impero mai esistito, che si estende dall'Egitto alla Grecia all'India, ma non lascia eredi se non due figli non ancora nati e un fratellastro mezzo idiota. Nel vuoto di potere, le antiche lotte tribali e familiari della corte macedone riesplodono, ma ora i successori di Alessandro possono metterle in scena su un palcoscenico mondiale. Nessuno dei contendenti ha le doti necessarie a governare l'immenso regno e presto la meravigliosa creazione di Alessandro si sgretola. Non così la sua leggenda, destinata a conquistare luoghi fino allora solo favoleggiati e a connotare l'immaginario di tutto l'Occidente, e non solo.Nel capitolo conclusivo della trilogia, Mary Renault narra i convulsi eventi che seguirono la scomparsa del Macedone: quindici anni di feroci scontri segnati da assassini, guerre, tradimenti. Un racconto nel quale rivivono le cupe atmosfere della tragedia greca o dei drammi shakespeariani, animate da indimenticabili figure di uomini e donne che si sfidano per conquistare il dominio. O per mantenere vivo un sogno.