Una vita come tante quella del protagonista di questo romanzo, dalla morte dei nonni amatissimi al difficile rapporto con i genitori, dalla scoperta dell'amore alla nascita del primo figlio, fino alla mestizia del divorzio. Eppure, seguendo le avventure di ordinaria quotidianità del protagonista senza nome, ci accorgiamo che questo è l'eroe moderno. L'uomo che si sveglia la mattina per andare a lavorare, che si innamora di una donna per il suo taglio di capelli, che sogna di scrivere un romanzo che non porterà mai a termine, che si interroga tutta la vita sulle dinamiche dell'amore. La sensazione che resta dopo aver letto I ricordi è quella di aver attraversato un paesaggio fatato pieno di luci tenui e sfumature brillanti. È lo stile di Foenkinos che già abbiamo apprezzato in La delicatezza e Le nostre separazioni, ma questa volta portato a maggior profondità. Coerentemente con la sua incessante ricerca della mitologia dell'uomo qualunque, David Foenkinos ha la capacità di rendere magico l'ordinario.