Introduzione di Roberto Mussapi. Sin dall'inizio del romanzo, quando si apre lo scenario sulle splendide feste nella lussuosissima dimora di Gatsby, su di lui circolano voci tutt'altro che gentili: ha ucciso un uomo, nasconde la sua identità di figlio di un tedesco con losco passato, sicuramente gestisce attività illecite. Praticamente tutti gli ospiti che accorrono alle sue danze pensano, e dicono, male di lui. Una vera folla di ospiti, in gran parte sconosciuti al proprietario. Subito abbiamo il quadro del mondo che Fitzgerald rappresenta: un mondo senza midollo, senza valori, senza moralità.