Ground zero Ebola
eBook / digitaler Text

Ramazzotti, Sergio

Ground zero Ebola

Abstract: "Sono appena sbarcato da un Paese, la Liberia, di quattro milioni di assassini. Quasi un milione è concentrato nella capitale, Monrovia. Assassini sono tutti: giovani, meno giovani, donne, bambini. Spero di essere perdonato per queste parole: non ne trovo di più adeguate. Loro non hanno colpa. La colpa è della paranoia che in me, dopo tre settimane in quella città, ha preso il sopravvento sulla ragione. È così che ti riduce la psicosi da Ebola: vedi chiunque come un potenziale killer. E sono certo che molti considerassero me allo stesso modo.I nuovi princìpi che regolano i rapporti sociali sono semplici: se tocchi la persona sbagliata, muori. Tocchi la persona che ha toccato la persona sbagliata, muori. Sali sul taxi sbagliato, muori. Per distrazione ti stropicci un occhio o ti accendi una sigaretta con la mano che ha toccato la cosa o la persona sbagliate, muori.Tre settimane dopo, quando il mio volo Monrovia-Bruxelles-Milano è atterrato all'aeroporto, non è successo niente di speciale. Gli oltre cento passeggeri, fra i quali c'ero anch'io, si sono riversati attraverso il molo senza che su quelle persone fossero fatti controlli di alcun genere, tranne quello del bagaglio a mano. Il che non avrebbe nulla di sconcertante, se non fosse che la maggior parte di quei passeggeri erano in fuga dal loro Paese devastato dall'epidemia di Ebola. E che quel volo, per la cronaca, era lo stesso sul quale, solo 11 giorni prima, aveva viaggiato Thomas Eric Duncan, il cittadino liberiano che poi ha proseguito per Dallas, dove è morto…"Quando da ragazzo leggeva della peste nei Promessi Sposi, Sergio Ramazzotti non avrebbe mai pensato di trovarsi un giorno immerso in una simile apocalisse. Invece ha visto i morti per le strade, la città stretta d'assedio da un nemico invisibile e spietato. Ha lavorato con una squadra di "monatti": volontari che a rischio della vita raccolgono i corpi. Ha parlato con i pochi sopravvissuti al virus e raccolto le loro incredibili testimonianze. È entrato nei lazzaretti dove il personale medico lavora in condizioni difficilissime e anche solo sfiorarsi per sbaglio può significare la morte. Una cosa è certa: senza il sacrificio quotidiano di questi umili e sconosciuti eroi, Ebola sarebbe già fuori controllo. Qualsiasi cosa ci riservi il futuro.


Titel / Autor: Ground zero Ebola

Veröffentlichung: Piemme, 13/01/2015

EAN-Code: 9788856645484

Datum:13-01-2015

Notiz:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
Allgemeine Daten (100)
  • Datumstyp: detail Datum
  • Datum: 13-01-2015

"Sono appena sbarcato da un Paese, la Liberia, di quattro milioni di assassini. Quasi un milione è concentrato nella capitale, Monrovia. Assassini sono tutti: giovani, meno giovani, donne, bambini. Spero di essere perdonato per queste parole: non ne trovo di più adeguate. Loro non hanno colpa. La colpa è della paranoia che in me, dopo tre settimane in quella città, ha preso il sopravvento sulla ragione. È così che ti riduce la psicosi da Ebola: vedi chiunque come un potenziale killer. E sono certo che molti considerassero me allo stesso modo.I nuovi princìpi che regolano i rapporti sociali sono semplici: se tocchi la persona sbagliata, muori. Tocchi la persona che ha toccato la persona sbagliata, muori. Sali sul taxi sbagliato, muori. Per distrazione ti stropicci un occhio o ti accendi una sigaretta con la mano che ha toccato la cosa o la persona sbagliate, muori.Tre settimane dopo, quando il mio volo Monrovia-Bruxelles-Milano è atterrato all'aeroporto, non è successo niente di speciale. Gli oltre cento passeggeri, fra i quali c'ero anch'io, si sono riversati attraverso il molo senza che su quelle persone fossero fatti controlli di alcun genere, tranne quello del bagaglio a mano. Il che non avrebbe nulla di sconcertante, se non fosse che la maggior parte di quei passeggeri erano in fuga dal loro Paese devastato dall'epidemia di Ebola. E che quel volo, per la cronaca, era lo stesso sul quale, solo 11 giorni prima, aveva viaggiato Thomas Eric Duncan, il cittadino liberiano che poi ha proseguito per Dallas, dove è morto…"Quando da ragazzo leggeva della peste nei Promessi Sposi, Sergio Ramazzotti non avrebbe mai pensato di trovarsi un giorno immerso in una simile apocalisse. Invece ha visto i morti per le strade, la città stretta d'assedio da un nemico invisibile e spietato. Ha lavorato con una squadra di "monatti": volontari che a rischio della vita raccolgono i corpi. Ha parlato con i pochi sopravvissuti al virus e raccolto le loro incredibili testimonianze. È entrato nei lazzaretti dove il personale medico lavora in condizioni difficilissime e anche solo sfiorarsi per sbaglio può significare la morte. Una cosa è certa: senza il sacrificio quotidiano di questi umili e sconosciuti eroi, Ebola sarebbe già fuori controllo. Qualsiasi cosa ci riservi il futuro.

Zitate

APA:Ramazzotti, S..(2015). Ground zero Ebola Piemme.

MLA:Ramazzotti, Sergio, . Ground zero Ebola Piemme.2015.

Chicago:Ramazzotti, Sergio, . (2015). Ground zero Ebola Piemme.

Harvard:Ramazzotti, S..(2015). Ground zero Ebola Piemme.


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