Beautiful Losers è il secondo e finora ultimo romanzo di Leonard Cohen; fu scritto sull'isola greca di Hydra nell'estate del 1965, quando Cohen, già affermato poeta e autore di un romanzo d'esordio lodato dalla critica, attraversava il tormentato periodo di crisi spirituale che si sarebbe concluso di lì a poco con l'inizio della sua trionfale carriera di cantautore. Il romanzo ruota attorno a tre personaggi – il narratore, sua moglie defunta e un suo amico – coinvolti in un triangolo amoroso e ossessionati dalla figura di una santa pellerossa vissuta nel Canada del Seicento; più che seguire una trama lineare, si sviluppa come un flusso di coscienza o una serie di illuminazioni, mescolando i temi che saranno cari al Cohen musicista: la religione, il misticismo, l'eros, la critica alla società contemporanea. Accolto con un misto di scandalo e ammirazione dalla critica ufficiale, che lo paragonò subito alle opere di Joyce, Burroughs ed Henry Miller, amato da Lou Reed e dagli ambienti della controcultura americana, Beautiful Losers resta uno dei migliori esempi della prosa più visionaria e psichedelica degli anni Sessanta.