Non bisogna lasciarsi ingannare da quella che sembra una fiaba, se emana tanta luce e tanta ombra. La bestia del bambino che racconta non è solo la sua personale paura, ma il riflesso di una tensione che, nella terra d'Israele, continua a farsi sentire, nonostante i tanti tentativi di pace. Lì uomini e donne, padri e madri, possono venir chiamati in ogni momento a combattere, e così molti di essi improvvisamente scompaiono. Ed è proprio perché i bambini di Israele – come quelli di tanti altri paesi in conflitto – possano riuscire ad ammaestrare la loro Bestia d'ombra fino a farsela amica, che Orlev ha scritto questa favola apparente, ricordando che l'ombra ha origine tra le stelle. "Orlev ci mostra come i bambini possano sopravvivere senza amarezza in tempi duri e terribili". Premio H.C. Andersen, la giuria "I libri si possono paragonare ai bambini, anche loro si allontanano da te per prendere la propria strada. E come loro – sebbene in modo diverso – possono sorprenderti". Uri Orlev "Raccontare la Shoah guardandola con gli occhi di un bambino. Con innocenza, sincerità, persino con humour. È quello che fa Uri Orlev, scrittore sopravvissuto al lager, nei suoi bellissimi libri per ragazzi". Il Messaggero "La sua migliore qualità è un senso di umanità in condizioni disumane... La forza, in altre parole, non coincide con la durezza". The Guardian