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Mansfield, Katherine
In una pensione tedesca
Faligi Editore, 20/05/2014
Titolo e contributi: In una pensione tedesca
Pubblicazione: Faligi Editore, 20/05/2014
Nota:
- Lingua: italiano
- Formato: EPUB con Social DRM
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Abstract:
In a German Pension è la prima raccolta di 13 racconti scritti da Katherine Mansfield. La maggior parte delle storie ritrae le interazioni tra gli ospiti di una pensione in una città termale tedesca, mentre altri rappresentano la vita dei residenti abituali della città. Diverse storie sono narrate in prima persona da una giovane donna inglese che soggiorna in questa esclusiva pensione tedesca, dove è stata mandata per seguire una cura (anche se nei racconti non viene specificato per cosa). Tutti coloro che si aggirano per la pensione sono tedeschi, eccetto la giovane donna, il cui tono è distaccato e ironico nel descrivere gli altri ospiti. I problemi di salute minori degli ospiti (per lo più problemi di digestione o non specificati "disturbi interni") non rappresentano il punto cruciale della trama, ma piuttosto ciò che le dà consistenza. Parlare di cibo, sessualità e gravidanza è il veicolo attraverso cui le persone cercano di relazionarsi. In realtà la maggior parte delle storie riguarda comunicazioni fallite, tra uomini e donne, per esempio, ma anche tra il popolo tedesco e quello inglese. L'insieme di queste storie crea un quadro perfetto della vita nella pensione. I Tedeschi appaiono tutti allo stesso modo volgari: sovrappeso e grandi mangiatori, ignoranti, rozzi, privi di senso dell'umorismo e sgradevoli. Al contrario, la narratrice è instancabilmente cortese, riservata e piamente vegetariana. L'altezzosa auto-importanza che i Tedeschi si danno risulta ridicola: trattano con condiscendenza la giovane narratrice e le rimproverano le sue manchevolezze. La prospettiva della Mansfield sul matrimonio, la maternità, il parto e i bambini è decisamente pungente. Le storie sono state ispirate da un soggiorno della Mansfield in un centro termale bavarese, dove la madre la mandò nel 1909 dopo varie esplorazioni sessuali che culminarono in una gravidanza non desiderata e, di conseguenza, ad un matrimonio riparatore e inadatto. La Mansfield si recò in Germania da sola e lì abortì, probabilmente al sesto mese. L'ambiguità e l'alone di mistero che circondano la narratrice in prima persona di diverse storie della raccolta suggeriscono che possa trattarsi di una rappresentazione della stessa Mansfield incinta e sposata solo di nome.