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× Nomi Manguel, Alberto
× Data 2015

Trovati 2 documenti.

Una storia naturale della curiosità

eBook / testo digitale

Manguel, Alberto - Valenti, Stefano

Una storia naturale della curiosità

Feltrinelli Editore, 26/11/2015

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Titolo e contributi: Una storia naturale della curiosità

Pubblicazione: Feltrinelli Editore, 26/11/2015

EAN: 9788807491931

Data:26-11-2015

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
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Abstract: "Sono curioso della curiosità": così inizia questo testo in cui Alberto Manguel, guidato da una galleria di pensatori, scrittori e artisti, indaga quel che dalla notte dei tempi è stato lo stimolo che spinge la conoscenza.Una delle prime parole che pronunciamo quando siamo bambini è "perché?". Una volta imparata la domanda, non smettiamo mai di formularla, anche se presto scopriamo che la curiosità è raramente ricompensata con risposte rivelatrici.In "Una storia naturale della curiosità" confluiscono molti anni di letture, scrittura e pensieri incoraggiati da una passione e una vivacità travolgenti: nulla che possa interessare alla curiosità umana gli è estraneo. In diciassette capitoli, dove i riferimenti letterari dialogano con le ultime scoperte scientifiche, Manguel traccia un percorso suggestivo e, come Dante decise di avere una guida per i suoi viaggi, Manguel ha voluto scegliere Dante come guida per il suo, e permettere che le domande che il poeta formula nella sua "Commedia" lo aiutino a tracciare la rotta delle sue.

Con Borges

eBook / testo digitale

Manguel, Alberto

Con Borges

Adelphi, 13/05/2015

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Titolo e contributi: Con Borges

Pubblicazione: Adelphi, 13/05/2015

EAN: 9788845919695

Data:13-05-2015

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
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Abstract: Nel 1964 Alberto Manguel, all'epoca sedicenne, lavorava in una celebre libreria di Buenos Aires, dov'era possibile trovare le ultime novità pubblicate in Europa e negli Stati Uniti – e dove ogni pomeriggio passava Borges, di ritorno dalla Biblioteca Nazionale. Un giorno lo scrittore, ormai cieco, chiese al giovane Manguel se fosse disposto a leggere per lui la sera, giacché sua madre Doña Leonor, novantenne, si stancava facilmente. L'appartamento di Borges è un luogo fuori dal tempo, popolato di libri e di parole, un universo puramente verbale, insomma, dove Manguel scoprirà il genere di conversazione a lui più congeniale – quella sui libri e sull'orologeria dei libri. E scoprirà (lui che era cresciuto in Israele e che a partire dal 1968 sarebbe vissuto in vari paesi) l'unica terra cui valga la pena di appartenere – quella della letteratura. Con una passione costantemente tenuta a freno da un'affabile discrezione, Manguel ci fa condividere la sua scoperta, permettendoci così di conoscere quel che di Borges non sapevamo e forse più conta: la sua irresistibile ironia, la passione per le epopee – in cui rientravano i film di gangster, i western e la mitologia dei bassifondi di Buenos Aires – e i romanzi polizieschi, la lingua tedesca e le enciclopedie, le tigri e "West Side Story", così come le segrete ossessioni, il rapporto con Adolfo Bioy Casares e Silvina Ocampo, l'attrazione per i sogni e la repulsione per Proust e Thomas Mann, Tolstoj e Pirandello. Tanto che alla fine stentiamo a credere di non avere conosciuto Borges di persona, di non essere stati ospiti a casa sua.