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× Target di lettura Giovani, età 16-19
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× Nomi Enzensberger, Hans Magnus
× Data 2015

Trovati 3 documenti.

Considerazioni del signor Zeta ovvero Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare

eBook / testo digitale

Enzensberger, Hans Magnus - Idra, Daniela

Considerazioni del signor Zeta ovvero Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare

Einaudi, 28/04/2015

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Titolo e contributi: Considerazioni del signor Zeta ovvero Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare

Pubblicazione: Einaudi, 28/04/2015

EAN: 9788806220389

Data:28-04-2015

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
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Abstract: "Anche solo per motivi igienici lui, Z., cambiava le opinioni piú spesso della camicia. Non appena mostravano i primi bordi neri, le metteva nel bucato". *** "Tutte le cose intelligenti sono già state pensate, bisogna solo ripensarle", ha scritto Goethe. In questo senso il libretto di Enzensberger si inserisce in una tradizione che da Epicuro conduce a Montaigne, Lichtenberg, Nietzsche, e infine a Brecht e Adorno. Le Considerazioni del signor Zeta non sono quindi una costruzione hegelianamente strutturata, ma pensieri "in libertà" che non intendono necessariamente presentarsi come originali e rivoluzionari, e nemmeno mascherare eventuali contraddizioni (coercizioni queste, dalle quali l'autore ha preso allegramente le distanze ormai da molti anni). Zeta è un signore grassottello, vestito in modo antiquato (porta una bombetta marrone!), abituato a una vita di agi (di nuovo Epicuro?), che ogni pomeriggio prende posto sulla panchina di un parco e coinvolge i passanti in allegre discussioni. Sul suo conto il pubblico, e con esso anche i curatori che si sono presi la briga di annotare quanto andava dicendo, ha opinioni discordanti: alcuni lo considerano un saggio, altri uno sputasentenze, una "persona poco seria", un clown, un polemico filosofo. Molti scuotono la testa e tirano via, alcuni si fermano. Per quanto differenziati siano i giudizi, è comunque indubbio che si tratta di un oratore fuori dagli schemi, che può dire cose che altri preferiscono tenere per sé, mettere in discussione pregiudizi e verità acquisite. Una sola volta lo abbandona la sua tranquillità, la sua pacatezza: quando uno studente di filosofia lo accusa di essere un aforista. Perché l'aforisma ha in sé un che di definito, di apodittico, qualità dalle quali il signor Zeta rifugge: le contraddizioni non lo turbano piú di tanto, l'esistenza umana ne è piena, e lui preferisce relativizzare e appunto contraddire (anche se stesso). E cosí, pomeriggio dopo pomeriggio, questo insolito pensatore riflette sulla storia, sull'intelligenza umana (considera sopravvalutata quella dei contemporanei), sulla scienza (l'inutilità delle missioni nello spazio con uomini a bordo), la tecnica, la collettività, i designer (il cui obiettivo primario sembra quello di rendere "inutilizzabili tutti gli oggetti di uso comune"), ma anche sulla politica e gli uomini politici (Che Guevara in primis). Non mancano, nel repertorio del signor Zeta - che dice di essere un dilettante privo di ambizioni: "ho le mie idee e sono contento quando qualcuno mi fa ricredere su qualcosa" -, i consigli su come migliorare la vita: ad esempio visitare un orto botanico - un'operazione sana per il corpo e per la mente - dove ci accoglie una grande varietà di nomi scientifici che sono infinitamente superiori alla transitorietà del linguaggio cui siamo costretti a confrontarci ogni giorno nei media. Il tempo passa, inizia a fare freddo, arriva l'inverno e il signor Zeta si ritira, scompare dal microcosmo del parco. Di lui restano le briciole che ha lasciato cadere e che qualcuno ha raccolto.

Considerazioni del signor Zeta, ovvero, Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare

Libro

Enzensberger, Hans Magnus

Considerazioni del signor Zeta, ovvero, Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare / Hans Magnus Enzensberger ; traduzione di Daniela Idra

Torino : Einaudi, c2015

L'arcipelago Einaudi ; 222

Titolo e contributi: Considerazioni del signor Zeta, ovvero, Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare / Hans Magnus Enzensberger ; traduzione di Daniela Idra

Pubblicazione: Torino : Einaudi, c2015

Descrizione fisica: 137 p. ; 19 cm

Serie: L'arcipelago Einaudi ; 222

ISBN: 9788806220389

Data:2015

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare
  • Herrn Zetts Betrachtungen, oder Brosamen, die er fallen liess, aufgelesen von seinen Zuhörern -
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Abstract: Zeta è un signore grassottello, che ama gli agi e gli abiti un po' antiquati. Senza mai separarsi dalla sua bombetta marrone, trascorre i pomeriggi al parco, dove coinvolge i passanti in animate discussioni. Sul suo conto il pubblico e con esso anche i curatori che si sono presi la briga di annotare quanto andava dicendo - ha opinioni assai discordanti: molti scuotono la testa e tirano dritto, altri si fermano e non riescono a smettere di ascoltare. Per quanto differenziati i giudizi, è comunque indubbio che si tratti di un oratore fuori dagli schemi, che può dire cose che altri preferiscono tenere per sé, demolendo senza tentennare verità acquisite e pregiudizi. E così, pomeriggio dopo pomeriggio, questo insolito pensatore riflette sulla storia, sull'intelligenza umana, sulla scienza, la tecnica, la collettività, la politica.. (ibs.it)

Immer das Geld!

Libro

Enzensberger, Hans Magnus

Immer das Geld! : ein kleiner Wirtschaftsroman / Hans Magnus Enzensberger ; Inszeniert von Franz Greno

2. Aufl.

Berlin : Suhrkamp, 2015

Titolo e contributi: Immer das Geld! : ein kleiner Wirtschaftsroman / Hans Magnus Enzensberger ; Inszeniert von Franz Greno

2. Aufl.

Pubblicazione: Berlin : Suhrkamp, 2015

Descrizione fisica: 237, XIX S. : zahlr. Ill., graph. Darst. ; 22 cm

ISBN: 9783518424896

Data:2015

Lingua: Tedesco (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Guinea-Bissau

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Abstract: Jedes Mal, wenn Tante Fé zu Besuch kommt, gerät der stinknormale Alltag der Familie Federmann aus den Fugen. Die uralte, muntere Dame hat es faustdick hinter den Ohren. Nach den Erfahrungen eines langen Lebens mit Inflationen, Erbschaften und Pleiten, mit Armut, Verschwendung und Exil ist sie jetzt reich und lebt allein in ihrer Villa am Genfer See. Was aber will Tante Fé von den Federmanns, ihren einzigen Verwandten? Langweilen möchte sie sich auf keinen Fall. Deshalb lädt sie die drei Federmann-Kinder in ein Luxushotel ein, verwöhnt, verblüfft, begeistert sie. Endlich fühlen sie sich ernstgenommen, erhalten sie Antworten auf Fragen wie: Woher kommt das Geld? Warum reichen selbst Milliarden und Billionen nie? Was denkt sich eine Zentralbank dabei, wenn sie Schulden druckt? Warum geht es nirgends ohne Schattenwirtschaft, ohne Schwarzmarkt, Schwarzgeld und Schwarzarbeit? Und warum hagelt es immerzu fette Boni in der Chefetage? Tante Fé räumt mit dem Blabla der Börsianer auf. Ungerührt erklärt sie den Kindern das herrschende Betriebssystem der Gier und der Angst. Natürlich hat auch sie keine Patentrezepte zu bieten. Aber den vielen Sieben- bis Siebzigjährigen, die den Jargon der Betriebswirtschaftler satt haben, könnte ihr gutgelauntes Fitness-Training nicht schaden - und auch nicht ihre spezielle Gegenstrategie: "Wer sich nicht wehrt, lebt verkehrt."