Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Lingue fer

Trovati 885761 documenti.

Monumenti per difetto

eBook / testo digitale

Zevi, Adachiara

Monumenti per difetto

Donzelli Editore, 26/06/2015

Logo mlol

Titolo e contributi: Monumenti per difetto

Pubblicazione: Donzelli Editore, 26/06/2015

EAN: 9788868430412

Data:26-06-2015

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Il 24 marzo 1944, 335 innocenti furono trucidati dai nazi-fascisti alle Fosse Ardeatine, in una delle pagine più buie della seconda guerra mondiale. Nel luglio di quell'anno fu bandito il primo concorso dell'Italia liberata per la costruzione di un mausoleo nel luogo dell'eccidio. Questo libro parte da lì: in occasione del settantesimo anniversario della strage, Adachiara Zevi riflette sui rapporti tra architettura e memoria, prendendo in esame alcuni casi esemplari di monumenti, musei e memoriali che si distinguono per qualità e originalità urbanistica, architettonica e artistica. Il Mausoleo delle Fosse Ardeatine è il primo monumento a non essere concepito come oggetto da contemplare ma come percorso "da agire", per far rivivere il tragitto seguito dalle vittime; le forme – naturali, architettoniche e artistiche – non sono intese come stazioni di arrivo, ma come tappe intermedie di un circuito continuo. Da Roma ci spostiamo a Berlino, per raccontare il memoriale progettato da Peter Eisenman: una gigantesca griglia deformata e sbilenca che registra il passaggio dal monumento come percorso al monumento come brano di città. Se il "contro-monumento", nella versione di Jochen Gerz, prevede già nella concezione la sua sparizione, spetta alle "pietre d'inciampo" ideate da Gunter Demnig l'intuizione del "memoriale diffuso" dedicato a tutti i deportati: discreto, centrifugo, anti-gerarchico e in progress, è un enorme mosaico della memoria europea le cui tessere sono le decine di migliaia di sampietrini collocati davanti alle abitazioni dei deportati, che restituiscono loro dignità di persone e un luogo dove ricordarli. Senza la pretesa di essere esaustivo o imparziale, questo studio si basa sulla convinzione che, in tema di memoria, la testimonianza artistica, o il contenitore architettonico, non sono mai indifferenti, né tantomeno neutrali

Come mai il leopardo ha le macchie e altre sei "Storie proprio così". Ediz. illustrata

eBook / testo digitale

Kipling, Rudyard

Come mai il leopardo ha le macchie e altre sei "Storie proprio così". Ediz. illustrata

Donzelli Editore, 30/06/2015

Logo mlol

Titolo e contributi: Come mai il leopardo ha le macchie e altre sei "Storie proprio così". Ediz. illustrata

Pubblicazione: Donzelli Editore, 30/06/2015

EAN: 9788868430528

Data:30-06-2015

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Perché la balena, che è tanto grande, mangia solo pesci piccoli? E perché il cammello ha la gobba? Perché il rinoceronte ha una pelle così grinzosa? E come mai l'elefante è l'unico animale con un naso tanto lungo? È da domande spontanee come queste, sfuggite a ogni bambino curioso, che nascono le Storie proprio così di Rudyard Kipling. Non per niente sono le sue storie più amate e popolari, dopo Il libro della giungla. A mo' di fiaba, e con uno scilinguagnolo preso a prestito dai bambini, sgrammaticature e vizi compresi, Kipling prova a dare una risposta a quelle semplici domande, inventando spassosi miti delle origini pieni di meraviglia.

Stretta la foglia, larga la via. Tutte le fiabe. Ediz. integrale

eBook / testo digitale

Capuana, Luigi

Stretta la foglia, larga la via. Tutte le fiabe. Ediz. integrale

Donzelli Editore, 05/05/2015

Logo mlol

Titolo e contributi: Stretta la foglia, larga la via. Tutte le fiabe. Ediz. integrale

Pubblicazione: Donzelli Editore, 05/05/2015

EAN: 9788868431679

Data:05-05-2015

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: "La Reginotta si mise a cavalcioni del pesciolino e gli si afferrò alle branchie; e il pesciolino, nuota, nuota, la portò in fondo al pozzo. Ma ecco un pesce grossissimo, con tanto di bocca spalancata, che voleva ingoiarli: "Pagate il pedaggio, o di qui non si passa". La Reginotta si strappò un'orecchia e gliela buttò. Le fiabe di Luigi Capuana nascono dall'incontro tra il mondo fantastico e l'arte della scrittura. Le leggende, i racconti orali, le filastrocche che appartengono alla tradizione popolare rivivono grazie alla penna sapiente di uno dei maestri della letteratura italiana. In queste pagine va in scena un microcosmo originalissimo e insieme familiare, popolato di Reginotte ardimentose e Reucci avventurosi, di Re stralunati, Maghi vendicativi e Fate dispettose, e poi Mammedraghe, Lupi Mannari, Draghi, Orchi; ma anche ciabattini, falegnami, contadini, sarti e barbieri, e poi mugnai, pescatori, fornaie. La scrittura di Capuana, forgiata all'officina verista, tiene le redini di un materiale straordinario e apparentemente indomabile con grande abilità, facendo muovere e danzare i suoi personaggi al ritmo di una vivace partitura musicale; soccorso in questo da una vena ironica che scorre lungo tutte le fiabe. Capuana modella le sue storie rivolgendosi a un interlocutore privilegiato: il bambino. È in funzione dei piccoli lettori che plasma quel linguaggio "così semplice, così efficace, così drammatico", come confessa egli stesso. Ed è a loro che chiede collaborazione: non semplice spettatore, il bambino, ma persona chiamata a interagire, a partecipare delle debolezze di personaggi che non sono mai tutti d'un pezzo, ma svelano la loro fragilità e insieme la loro freschezza: i Re e le Regine con Capuana hanno cominciato a spogliarsi delle vesti sfarzose e ingombranti per intraprendere con slancio la strada che li farà balzare dentro le storie di Rodari; e i bambini con loro, invitati a pieno titolo a muoversi nell'immaginario fiabesco. Non è un caso che questa raccolta completa delle fiabe di Capuana sia accompagnata dalle splendide illustrazioni di Lucia Scuderi: lo stesso scrittore desiderava che i suoi testi avessero sempre un apparato di immagini curato dai migliori artisti dell'epoca, sapendo bene quanto importante fosse lo strumento visivo per dare ai bambini la possibilità di ricreare un mondo di fantasia, e in quel mondo mettere piede sul serio, per viverne le avventure e respirarne la magia.

La storia del mantello magico. Ai confini del mondo di Oz. Ediz. illustrata

eBook / testo digitale

Baum, L. Frank

La storia del mantello magico. Ai confini del mondo di Oz. Ediz. illustrata

Donzelli Editore, 05/05/2015

Logo mlol

Titolo e contributi: La storia del mantello magico. Ai confini del mondo di Oz. Ediz. illustrata

Pubblicazione: Donzelli Editore, 05/05/2015

EAN: 9788868431839

Data:05-05-2015

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: "Le fate guardavano il mantello tutte soddisfatte: ciascuna aveva preso parte alla tessitura e ora poteva ammirarne le lucide pieghe con comprensibile orgoglio. "È bellissimo!", esclamò la piccola Espa. "Ma a chi lo doneremo?"".In una notte di luna piena, nella radura di una foresta incantata, la regina delle fate Lulea danza con le sue ancelle: "Stasera non ho voglia di ballare, vorrei trovare un passatempo più divertente. Perché non proviamo a creare qualcosa con i nostri poteri magici? Un mantello per esempio…". Inizia così la storia che L. Frank Baum considerava la sua migliore creazione, "quella che più di tutte segue le orme delle più belle fiabe di una volta". Per non parlare delle orme di Oz. Se lì c'era Dorothy con il suo cagnolino Toto a vagare per il meraviglioso Mondo di Oz, anche in queste pagine il protagonista è un bambino, anzi due: Lallo e sua sorella Fiocco che, grazie al mantello magico, e a una serie di circostanze rocambolesche, si ritrovano l'uno re e l'altra principessa di Nolandia con tanto di corte, consiglieri e sudditi. E anche Nolandia, come il vicino regno di Ix, è popolata di personaggi strani e divertenti: Ruffello, il cane parlante; la zia Rivetta con le sue magiche ali; i temibili Rudi-Rolli, mostri a forma di palla che invadono rotolando il regno di Nolandia; la pluricentenaria Zixi, la regina strega che, non appena viene a sapere dell'esistenza del mantello, cerca in tutti i modi di impadronirsene. Il mantello ha infatti il raro potere di realizzare i desideri di chi lo possiede, ma a due condizioni: la prima è che chi lo indossa non lo abbia rubato; la seconda è che il desiderio da realizzare sia solo uno, il primo… Una storia sul valore dei sogni e dei desideri, perché, come capiranno i protagonisti, spesso "è una fortuna non poter avere tutto ciò che siamo così sciocchi da desiderare". Per la prima volta tradotta in Italia, questa fiaba insieme classica e fortemente moderna riceve la smagliante veste delle illustrazioni di Aurélia Fronty, che con i suoi colori fantasmagorici e i contorni filiformi dei suoi personaggi ci porta per mano alla scoperta di un regno magico e avventuroso ai confini del Mondo di Oz.

Le nuove storie del piccolo Nicolas

eBook / testo digitale

Goscinny, René - Sempé, Jean-Jacques

Le nuove storie del piccolo Nicolas

Donzelli Editore, 04/02/2015

Logo mlol

Titolo e contributi: Le nuove storie del piccolo Nicolas

Pubblicazione: Donzelli Editore, 04/02/2015

EAN: 9788868431181

Data:04-02-2015

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: "Se il Piccolo Nicolas fosse comparso sul palcoscenico a teatro, gli spettatori avrebbero applaudito così tanto, che il simpatico monello avrebbe dovuto regalare un bis. E dunque, ecco a voi il bis!". Scrive così Anne Goscinny, figlia del grande René, nella presentazione al secondo volume delle storie inedite di Nicolas. È stato infatti grazie al successo del primo volume di inediti che la popolarità del Piccolo Nicolas è esplosa a livello planetario: trentadue traduzioni in ogni angolo del pianeta, un film di successo di cui si annuncia un primo sequel in primavera, una serie animata in tv, e un profluvio di giocose attività sul web. A bissare quell'exploit ci pensano oggi queste quarantacinque storie nuove di zecca, concepite in origine dagli autori per le testate francesi "Sud-Ouest Dimanche" e "Pilote", negli anni tra il 1959 e il 1965. Uscendo dalla polvere degli archivi dopo oltre cinquant'anni, una decina di esse si è ritrovata però malconcia, sicché il grande maestro Sempé ha ripreso in mano la matita e le ha illustrate appositamente per questa raccolta: "Nicolas è ormai una star, e ha preteso un trattamento da star", commenta ancora simpaticamente Anne Goscinny.

L'origine della politica. Hannah Arendt o Simone Weil?

eBook / testo digitale

Esposito, Roberto

L'origine della politica. Hannah Arendt o Simone Weil?

Donzelli Editore, 11/06/2015

Logo mlol

Titolo e contributi: L'origine della politica. Hannah Arendt o Simone Weil?

Pubblicazione: Donzelli Editore, 11/06/2015

EAN: 9788868430856

Data:11-06-2015

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF/EPUB con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Da dove nasce la politica? Cosa la lega alla terribile guerra – quella intorno a Troia – che la precede e in qualche modo la determina? Qual è il suo rapporto con la libertà e con il male, con la giustizia e con il potere? Sono le domande essenziali che attraversano questo libro di Roberto Esposito, che ora viene riproposto con una nuova introduzione. Qui la ricerca sull'origine della politica fa tutt'uno con quella sul suo destino. Ma l'elemento di particolare interesse è che tali domande sono poste alle due maggiori pensatrici del XX secolo, Hannah Arendt e Simone Weil, da uno dei loro più sensibili interpreti. Da questo punto di vista il libro costituisce il primo "corpo a corpo" tra due pensieri che della politica hanno fatto il loro oggetto privilegiato. E tuttavia, nonostante la loro singolare prossimità spirituale e anche biografica – entrambe donne, entrambe ebree, entrambe segnate dall'esperienza della persecuzione e dell'esilio –, Hannah Arendt e Simone Weil danno risposte profondamente diverse ai grandi interrogativi che ancora ci inquietano. La Grecia, Roma, la tradizione cristiana, la modernità, il totalitarismo novecentesco sono i "luoghi del tempo" in cui si snoda questo appassionante confronto a distanza.

Stranieri a noi stessi. L'Europa, l'altro, l'identità

eBook / testo digitale

Kristeva, Julia

Stranieri a noi stessi. L'Europa, l'altro, l'identità

Donzelli Editore, 01/10/2014

Logo mlol

Titolo e contributi: Stranieri a noi stessi. L'Europa, l'altro, l'identità

Pubblicazione: Donzelli Editore, 01/10/2014

EAN: 9788868430665

Data:01-10-2014

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Chi è lo straniero? E soprattutto, cosa significa essere straniero? Si tratta di interrogativi sempre più attuali: la paura, la diffidenza, infatti, sembrano attraversare e scuotere l'Europa, in questo nostro tempo in cui le appartenenze geografiche e identitarie sono sempre più soggette all'incontro con "l'altro", che spesso si trasforma in scontro. Julia Kristeva, in uno dei suoi libri più belli e appassionati, affronta tali domande alla loro radice più profonda. Questo volume è dedicato a chi vive la propria esistenza da straniero, ma anche a tutti coloro che degli stranieri non ne possono più, e infine a chi non può evitare di sentirsi straniero anche a casa propria. È dedicato al dolore, persino all'irritazione che spesso il confronto con l'altro porta con sé. In un percorso che dalle origini arriva sino alla contemporaneità, Julia Kristeva, che da bulgara naturalizzata francese ha vissuto sulla propria pelle l'esperienza di una tale "estraneità", passa in rassegna le principali posizioni assunte dalla cultura occidentale nei confronti dello straniero: i Greci, gli ebrei, san Paolo, Erasmo, Montesquieu, Diderot, Kant, fino a Camus e Nabokov. Al centro di un tale cammino, la Dichiarazione dei diritti dell'uomo proposta dalla Rivoluzione francese, che comincia onorando gli stranieri, prima di far piombare il Terrore sulle loro teste. Come contrappunto il nazionalismo romantico, che sfocia poi in quello totalitario; per arrivare, infine, all'analisi della celebre teorizzazione freudiana del perturbante, che Kristeva legge come una lezione per imparare a tollerare nello straniero la controfigura dell'estraneo che portiamo in noi. La tesi dell'autrice è radicale: la possibilità di vivere "con gli altri" senza rifiutarli, ma allo stesso tempo senza annullare le differenze, passa attraverso il riconoscimento del nostro essere "stranieri a noi stessi". Rispettare lo straniero nella sua differenza significa riconnettersi al nostro diritto alla singolarità, che è l'ultima conseguenza dei diritti e dei doveri dell'essere umano.

Le storie di Babar

eBook / testo digitale

Brunhoff, Jean de

Le storie di Babar

Donzelli Editore, 19/07/2013

Logo mlol

Titolo e contributi: Le storie di Babar

Pubblicazione: Donzelli Editore, 19/07/2013

EAN: 9788860368683

Data:19-07-2013

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: La storia dell'elefantino nato nella foresta e cresciuto in città, con tanto di ghette e bombetta, ha segnato la nascita di un genere. Era il 1931, quando Jean de Brunhoff, artista e pittore francese che viveva a Parigi, decise di mettere nero su bianco e illustrare una storia della buonanotte che la moglie Cécile aveva inventato per i loro bambini. Ne venne fuori un libro rivoluzionario: 48 pagine di taglia extra-large stampate in litografia, che sfoggiavano illustrazioni dai colori brillanti, affiancate in modo originale e sapiente a testi scritti in calligrafia infantile, il tutto intervallato da sontuose scene a doppia pagina. Niente del genere era mai stato pubblicato prima in Europa né altrove, e il successo fu esplosivo: nasceva l'album illustrato per bambini. In una manciata di anni de Brunhoff creò altre cinque avventure di Babar, più un abbecedario, che in breve tempo faranno il giro del mondo e che già nel 1939, solo in Francia, toccheranno i 4 milioni di album venduti. La prima traduzione inglese fu del 1933, fortemente voluta dal creatore di Winnie-the-Pooh, A. A. Milne, il quale, rimasto folgorato da Babar, scriveva nella prefazione: ""Se ami gli elefanti, amerai Babar e Céleste. Se non li hai mai amati, d'ora in poi li amerai… E se da adulto non sei mai stato attratto da un libro illustrato, eccone uno che ti catturerà". Da allora, Babar è diventato uno dei personaggi più popolari della storia della letteratura per bambini e ha incantato generazioni di lettori, arrivando quasi a oscurare il genio del suo stesso inventore.

Tarzan. Racconti della giungla

eBook / testo digitale

Burroughs, Edgar Rice

Tarzan. Racconti della giungla

Donzelli Editore, 20/02/2013

Logo mlol

Titolo e contributi: Tarzan. Racconti della giungla

Pubblicazione: Donzelli Editore, 20/02/2013

EAN: 9788860366740

Data:20-02-2013

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Un lord che non sa di essere tale, cresciuto nella giungla e allevato dalle scimmie, di cui diverrà il signore incontrastato: è questo il personaggio uscito cent'anni fa dalla mente di un quarantenne passato per mille mestieri e approdato quasi per caso alla scrittura. Edgar Rice Burroughs, infatti, prima di toccare le vette del successo con Tarzan, combatteva la noia fantasticando avventure ed era riuscito a pubblicarne solo una sulla rivista pulp "The All-Story". Quella prima prova ebbe un buon esito, ma fu Tarzan a cambiare la vita di Burroughs: dal primo racconto uscito nel 1912 il signore delle scimmie sarà protagonista di numerosi sequel, e di un'infinità di adattamenti per i fumetti e il cinema. E se, di episodio in episodio, arriveremo persino a vedere il nostro eroe indossare le pantofole e diventare un ingrigito padre di famiglia, non c'è dubbio che il vero spirito dell'uomo scimmia si manifesti nelle sue avventure giovanili, in questi dodici racconti in cui vitalità, coraggio, sagacia e vigore trovano la massima espressione. Uscite in volume nel 1919, sono queste le storie che ci narrano il primo Tarzan, quando, adolescente, scopre i turbamenti e gli imbarazzi dell'amore… per una scimmia, appunto, la compagna di giochi Teeka; oppure quando, rapito da una tribù di cannibali, viene liberato da Tantor, l'elefante, di cui ha conquistato la fiducia. E in queste pagine troviamo anche un Tarzan che si interroga su Dio, o sulla natura dei sogni, sulla differenza tra sogno e realtà. Dodici plot perfetti, i preferiti dai riadattamenti a fumetti, proprio per la loro efficacia narrativa e la forza immaginifica. Non a caso, ad accompagnare il testo in questa edizione sono alcune delle più belle tavole create da un talento insuperato del fumetto americano, Burne Hogarth. Con un tratto capace di insinuarsi nei più piccoli dettagli delle forme della natura, Hogarth ha saputo ricreare il mondo rigoglioso e palpitante della giungla, sul quale la fisicità di Tarzan si staglia in tutta la sua grandezza e potenza.

L'opossum che invece no. Ediz. illustrata

eBook / testo digitale

Tashlin, Frank

L'opossum che invece no. Ediz. illustrata

Donzelli Editore, 08/02/2013

Logo mlol

Titolo e contributi: L'opossum che invece no. Ediz. illustrata

Pubblicazione: Donzelli Editore, 08/02/2013

EAN: 9788860367594

Data:08-02-2013

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF/EPUB con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: C'era una volta, un opossum che viveva nel bosco felice e contento e se ne stava tutto il giorno penzoloni su un bell'albero. La foresta gli piaceva e pure il sole, la luna e tutte le stagioni, per questo era sempre bello sorridente, mentre guardava il mondo a testa in giù. E invece no – così almeno la pensava la gente di città che un bel giorno arrivò nel bosco per fare un picnic e, guardandolo da sotto in su, si convinse che l'opossum aveva proprio un'aria triste. Tutta una questione di punti di vista, che solo un maestro dei cartoon e della commedia come Frank Tashlin poteva concepire e mettere nero su bianco con tanta brillante arguzia. Ne viene fuori un piccolo capolavoro di comicità che smaschera le ottusità e l'ostinazione di noi esseri umani, di fronte a certe semplici verità della natura. Nel suo primo esilarante libro, era un malcapitato orso a doversela vedere con la boriosa pretesa degli uomini di ingabbiare la realtà a loro piacimento, inseguendo finte certezze e sciocche abitudini; qui invece tocca a un minuscolo opossum che, messo a dura prova da tanta cocciutaggine, quasi quasi perde davvero il sorriso. Chi la spunterà? L'animalesca allegria o l'umana monotonia? Scoprirlo è solo uno dei tanti buoni motivi per sfogliare e gustarsi queste pagine, ma occhio ai dettagli! Ce n'è da non perdere, magari pure a testa in giù…

Principessa Pel di topo

eBook / testo digitale

Grimm, Jacob - Grimm, Wilhelm

Principessa Pel di topo

Donzelli Editore, 11/02/2013

Logo mlol

Titolo e contributi: Principessa Pel di topo

Pubblicazione: Donzelli Editore, 11/02/2013

EAN: 9788860367495

Data:11-02-2013

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF/EPUB con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: "C'era una volta un re che aveva tre figlie, e volendo un giorno sapere chi di loro lo amasse di più, le mandò a chiamare. La primogenita rispose che le era caro più di tutto il regno; la seconda disse che le era caro più di tutte le pietre preziose e di tutte le perle del mondo; ma la terza disse che le era più caro del sale…". Inizia così la fiaba che i Grimm intitolarono Principessa Pel di topo, dando vita a un personaggio delle fiabe rimasto a noi sconosciuto. E non è il solo. Ecco perché finalmente, duecento anni dopo la prima comparsa, 42 fiabe col loro corredo di arcolai, castelli, gatti, ranocchi, barbieri, sarti, fabbri, suocere, diavoli, soldati, scarpette, chiavi d'oro e via narrando, vengono alla luce grazie a una preziosa edizione illustrata pensata per celebrare il bicentenario della prima pubblicazione delle fiabe dei Grimm, avvenuta nel 1812. Pochi sanno, infatti, che due secoli fa i celebri fratelli diedero vita a un cantiere di lavoro durato anni, a partire da materiali provenienti dalle fonti più disparate che essi continuarono a trascrivere, rielaborare e selezionare fino al 1857, anno dell'ultima edizione. Nel corso di quasi mezzo secolo, i Grimm pubblicarono ben sette edizioni diverse dei Kinderund Hausmärchen, di cui si è persa memoria poiché l'edizione corrente delle fiabe è quella del 1857. Oggi, grazie al lavoro di uno dei massimi studiosi internazionali della fiaba come Jack Zipes, i lettori italiani possono scoprire alcune delle più belle fiabe scomparse dei Grimm. Accanto a personaggi nuovi, come Pel di topo, troviamo versioni sorprendenti di alcune fiabe tra le più note: da Biancaneve a Raperonzolo, da Barbablù a Pollicino. E a completare l'opera, le superbe illustrazioni appositamente realizzate per questa edizione da Fabian Negrin, capace di cogliere con raffinata originalità lo spirito più autentico che innerva queste fiabe. E chi l'avrebbe mai detto che c'erano ancora così tante storie da scoprire nei cassetti di Wilhelm e Jacob?

Melisenda e altre storie da non credere

eBook / testo digitale

Nesbit, Edith

Melisenda e altre storie da non credere

Donzelli Editore, 08/02/2013

Logo mlol

Titolo e contributi: Melisenda e altre storie da non credere

Pubblicazione: Donzelli Editore, 08/02/2013

EAN: 9788860367303

Data:08-02-2013

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Spiritosa, arguta, provocatoria, sovversiva: troppi sono gli aggettivi necessari per descrivere la vivacità della scrittura e delle trame ingegnate da una delle più popolari autrici per ragazzi del Novecento inglese. "Edith Nesbit viveva in una casa piena di allegria, cultura, bambini, disordine e sregolatezza aperta a tutti, dove allevava, insieme ai suoi, i figli che il marito aveva avuto da altre donne": così la descrive Bianca Pitzorno nell'antologia Cento libri per navigare nel mare della letteratura per ragazzi, dove ha inserito come imperdibile il romanzo di Edith Nesbit Cinque bambini e la Cosa. Ma quante sue trovate narrative sono ancora tutte da scoprire? Di certo quelle profuse a piene mani nelle nove storie presentate qui per la prima volta ai lettori italiani. Mescolando e parodiando i generi più classici della letteratura (per ragazzi e non), dalla fiaba ai romanzi d'avventura, da Lewis Carroll ai Viaggi di Gulliver, da Perrault a Shakespeare, Nesbit si diverte a intrecciare magia e logica, aritmetica e fantasia, umorismo e poesia, senza mai perdere l'occasione di canzonare gli adulti e le loro rigidità o di stuzzicare i piccoli lettori sfidandoli a uscire dal guscio delle loro certezze e abitudini consolidate. E sono proprio queste ricorrenti incursioni fuori dalla trama, per mettersi a tu per tu con i lettori, a stupirli e a spiazzarli di continuo e a rendere la lettura un'esperienza ricca di sorprese e dalla straordinaria modernità. Motivo in più per arricchire la freschezza di questa prima edizione italiana con un'antologia d'illustrazioni appositamente create da un'artista americana, che restituiscono il gusto dei dettagli di Nesbit e l'atmosfera delle storie di un tempo, con in più un tocco di divertita contemporaneità.

Storie di pirati. Ediz. illustrata

eBook / testo digitale

Doyle, Arthur Conan

Storie di pirati. Ediz. illustrata

Donzelli Editore, 08/02/2013

Logo mlol

Titolo e contributi: Storie di pirati. Ediz. illustrata

Pubblicazione: Donzelli Editore, 08/02/2013

EAN: 9788860366948

Data:08-02-2013

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Chi l'avrebbe mai detto che tra le primissime storie di pirati saccheggiate a piene mani dalle sceneggiature di tanti colossal ambientati nei Caraibi ci fossero quelle firmate dall'inventore di Sherlock Holmes? La serie di storie dedicate da Conan Doyle allo spietato capitano Sharkey e alle sue scorrerie nei mari dei Caraibi e delle Antille, è un vero forziere di trame avventurose, colpi di scena, travestimenti, ammutinamenti, battaglie all'ultimo sangue e inseguimenti in tempesta. Per non parlare dei personaggi – da Sharkey e la sua marmaglia di ribaldi avidi e ubriaconi, pronti a tutto pur di mettere le mani sul bottino, ai capitani coraggiosi di mercantili e ai balenieri che solcano gli oceani, pur consapevoli di essere ghiotte prede per quegli insaziabili lestofanti. Non c'è dettaglio del nostro attuale immaginario piratesco che non sembri uscito in prima istanza dalla penna di Arthur Conan Doyle, e dal ciclo di avventure che qui si presenta. Ad accrescere l'ebbrezza di questa epopea, il lettore scoprirà tra le pagine del volume un altro autentico tesoro: i disegni e le illustrazioni di Howard Pyle, l'artista americano cui dobbiamo lo stereotipo moderno dell'immagine del pirata. Talento contemporaneo a Conan Doyle, attivo sull'altra sponda dell'Atlantico, Pyle fu uno dei più apprezzati e influenti maestri dell'illustrazione americana.

L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. Tre versioni (1936-39)

eBook / testo digitale

Benjamin, Walter

L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. Tre versioni (1936-39)

Donzelli Editore, 08/02/2013

Logo mlol

Titolo e contributi: L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. Tre versioni (1936-39)

Pubblicazione: Donzelli Editore, 08/02/2013

EAN: 9788860366801

Data:08-02-2013

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF/EPUB con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Tra il 1935 e il 1939 Benjamin lavorò a più riprese al suo saggio forse più celebre: L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica. Un vero e proprio cantiere, accompagnato da un'avventurosa e complicata vicenda editoriale, sino ad oggi colpevolmente trascurata. Questa edizione, curata da uno dei più importanti studiosi italiani di Benjamin, offre al lettore per la prima volta insieme la traduzione delle tre principali stesure del saggio: la versione francese uscita nel 1936, tradotta da Pierre Klossowski, con la decisiva supervisione dello stesso Benjamin, e le due versioni tedesche, una del 1936 e l'altra scritta tra l'estate del 1936 e il 1939, in ciascuna delle quali l'autore apporta sostanziali cambiamenti alla prima versione tedesca manoscritta del 1935, che rifluisce per intero nelle successive due. Fondamentale in questo senso poter entrare nel laboratorio Benjamin: l'unico modo per farlo è avere sotto gli occhi gli interventi del filosofo tedesco nelle due stesure. È questo il puntuale lavoro di ricostruzione a cui Fabrizio Desideri ha sottoposto i testi, evidenziando le cospicue varianti dell'uno rispetto all'altro direttamente nella tessitura della riflessione benjaminiana. E mostrando così come in realtà nessuna di queste versioni possa considerarsi quella definitiva. Ripensare questa "officina" significa rispondere all'esigenza di un'opera ancora alla ricerca di una lettura adeguata alla complessità e alla profondità della sua intuizione originaria. In anni tristissimi per l'Europa e per il mondo, Benjamin s'interrogava sul destino dell'arte nel contesto delle trasformazioni radicali indotte dall'invenzione e dalla diffusione di nuovi dispositivi tecnologici quali la fotografia e il cinema. Le nuove forme d'arte sono accomunate da uno stesso tratto: la riproducibilità tecnica capace di annullare la distinzione tra originale e copia, sovvertendo il tradizionale rapporto tra il pubblico e i prodotti artistici. La profetica analisi di Benjamin, tuttavia, si spinge ben oltre l'estetica, per cogliere, con sguardo affine a quello di Charlie Chaplin, il ritmo tecno-politico dei "tempi moderni".

Diritti e libertà nella storia d'Italia. Conquiste e conflitti 1861-2011

eBook / testo digitale

Rodotà, Stefano

Diritti e libertà nella storia d'Italia. Conquiste e conflitti 1861-2011

Donzelli Editore, 08/10/2012

Logo mlol

Titolo e contributi: Diritti e libertà nella storia d'Italia. Conquiste e conflitti 1861-2011

Pubblicazione: Donzelli Editore, 08/10/2012

EAN: 9788860365842

Data:08-10-2012

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Diritti e libertà accompagnano la nascita del cittadino moderno, definiscono un ordine politico e simbolico interamente nuovo: essi divengono il connotato di un'età, appunto "l'età dei diritti", come l'ha definita Norberto Bobbio. La dimensione dei diritti, però, ci appare al tempo stesso fondativa e fragilissima, perennemente insidiata da restaurazioni e repressioni, tese a cancellare o limitare proprio l'insieme degli strumenti che dovrebbero garantire al cittadino le massime possibilità di sviluppo autonomo. In particolare, negli ultimi quindici anni si è assistito nel nostro paese a un processo graduale che ha portato la classe politica di centro-destra, dall'iniziale tentativo di delegittimazione, a un vero e proprio attacco frontale alla Costituzione. Con il risultato di provocare un conflitto istituzionale senza precedenti nella storia della Repubblica. In questo quadro rientrano le ripetute proposte di riforma costituzionale che vengono agitate da più parti: prive di quella visione organica necessaria a qualunque tentativo di modifica, tali proposte rischiano di alterare delicati equilibri perché non tengono in conto il fatto che "la Costituzione non può essere smembrata, tagliata a fette", e non si può pensare di intervenire anche solo sulla seconda parte senza con ciò incrinare i principi contenuti nella prima. L'esperienza del Novecento ci ha mostrato come la semplice proclamazione costituzionale di libertà e diritti possa risolversi in un inganno. Ogni riferimento a essi si presenta così non solo come l'elencazione di quel che dovrebbe caratterizzare un regime democratico; ma diviene un potente strumento per un'analisi realistica che voglia disvelare la trama effettiva dei rapporti politici e sociali in un determinato contesto storico. La ricostruzione sintetica che Rodotà qui propone vuole obbedire proprio a questa logica. Non segue e discute le idee sui diritti, ma analizza politiche e comportamenti dai quali è dipesa la loro affermazione o negazione, cercando di rendere evidenti gli intrecci tra riconoscimenti formali di libertà e diritti e condizioni materiali per la loro attuazione. Le vicende delle libertà e dei diritti mostrano la lenta inclusione di un numero crescente di cittadini nel demos e le modalità attraverso le quali si costruisce la moderna cittadinanza, nel succedersi delle diverse "generazioni" dei diritti. Ma rivelano anche tenaci resistenze all'effettività dei diritti proclamati. Serve una grande fede per affermare i diritti nei tempi difficili. E di questo la vicenda delle libertà, che è poi vicenda concretissima di donne e di uomini, è testimonianza continua.

Il mio nome è Lucy. L'Italia del XX secolo nei ricordi di una transessuale

eBook / testo digitale

Romano, Gabriella

Il mio nome è Lucy. L'Italia del XX secolo nei ricordi di una transessuale

Donzelli Editore, 08/10/2012

Logo mlol

Titolo e contributi: Il mio nome è Lucy. L'Italia del XX secolo nei ricordi di una transessuale

Pubblicazione: Donzelli Editore, 08/10/2012

EAN: 9788860363626

Data:08-10-2012

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Il secolo breve con occhi diversi: quelli di Luciano, classe 1924, dapprima bambino inquieto della provincia piemontese, poi adolescente "diverso" nella Bologna fascista, e subito dopo disertore con l'8 settembre, deportato a Dachau e liberato dagli alleati, e nel dopoguerra trasmigrato a Torino sulle ali del boom economico, dove cambia sesso in pieni anni ottanta per poi tornare, da donna matura, nella casa e nel quartiere che lo hanno conosciuto ragazzino. Una storia lunga ottant'anni che si intreccia a quella del nostro paese e delle sue svolte sociali, culturali e politiche, e getta luce sui suoi lati più in ombra, sugli espedienti, i luoghi, i linguaggi, le trasformazioni di una diversità sessuale, sempre in bilico tra il segreto e l'esibizione, tra l'insicurezza e la piena rivendicazione di un'alterità consapevole. La Lucy di oggi, ormai ottantenne, racconta, in queste pagine, il Luciano di un tempo e l'età di mezzo con la serenità di chi, con grande tenacia, ha saputo ricavarsi un angolo di mondo in cui coltivare gioie e dolori di una vita vissuta controcorrente. L'ipocrisia della piccola provincia, il regime, la guerra, la deportazione, il dopoguerra, le fatiche per campare, i cabaret en travesti, la vita notturna, la prostituzione, le feste, gli amori, gli arresti, e poi l'incontro coi nascenti movimenti di liberazione sessuale. Si dipana in queste pagine l'esperienza di una differenza vissuta "senza rete", nel bozzolo di una individualità ancora ben lontana da qualsiasi forma di rivendicazione collettiva di un diritto. E nel racconto di questa esperienza così unica – che Lucy affida alle accorte mani di Gabriella Romano, studiosa da anni impegnata nella ricerca sull'omosessualità e il fascismo –, a catturare il lettore è proprio la linearità, l'asciuttezza e la ricchezza di dettagli di una testimonianza che senza nulla concedere alla morbosità, al compiacimento o all'autocommiserazione, si presenta come un rarissimo spaccato del nostro recente passato.

Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo. Discorsi (1849-1851)

eBook / testo digitale

Kierkegaard, Søren

Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo. Discorsi (1849-1851)

Donzelli Editore, 08/10/2012

Logo mlol

Titolo e contributi: Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo. Discorsi (1849-1851)

Pubblicazione: Donzelli Editore, 08/10/2012

EAN: 9788860366368

Data:08-10-2012

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Il volume raccoglie nove discorsi religiosi che Kierkegaard pubblicò tra il 1849 e l'agosto 1851, nell'ultimo periodo della sua attività letteraria. Sono scritti di rara bellezza, alcuni dei quali tradotti per la prima volta in italiano. Quello che ne viene fuori è un "altro" Kierkegaard, ma non un Kierkegaard minore, bensì un Kierkegaard a partire dal quale bisognerà rileggere la sua intera opera. Questi discorsi vogliono essere semplicemente "cura dell'anima", cura della sofferenza, possibilità di indicare una via d'uscita dalla disperazione del vivere. Così i primi tre, che vanno sotto il titolo de Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo, sono un elogio del silenzio, dell'obbedienza e della gioia che dobbiamo imparare dal giglio e dall'uccello di cui ci parla il Vangelo. Il silenzio come condizione per smorzare il ritmo incalzante delle parole e delle preoccupazioni, l'obbedienza come capacità di "prestare ascolto". Infine la gioia, quel movimento con cui si getta via da sé ogni pena e che deve essere possibile qui e ora nella vita. Negli altri discorsi si discute la compassione, ossia la possibilità di condividere la disperazione di chi soffre anche a fronte del rifiuto del sofferente che ripete: "Non mi puoi capire perché non hai provato quel che ho provato io". Quindi il perdono, simboleggiato dalla figura della prostituta che piange ai piedi del Cristo, un perdono che non è redenzione in una vita futura, ma la possibilità di ritrovare il proprio posto in questa vita. Infine l'amore, l'amore di Cristo che offre riparo di fronte all'ansia di autodistruzione. Insieme al significato religioso, quel che resta è il messaggio di una filosofia che torna alle sue origini, a quella stessa "cura dell'anima" che era il fine di Socrate. Una filosofia che non vuole decostruire, ma "edificare", ossia tentare di costruire una casa senza sofferenza, o almeno con minore sofferenza.

Il mestiere del cinema

eBook / testo digitale

Monicelli, Mario

Il mestiere del cinema

Donzelli Editore, 11/07/2012

Logo mlol

Titolo e contributi: Il mestiere del cinema

Pubblicazione: Donzelli Editore, 11/07/2012

EAN: 9788860363534

Data:11-07-2012

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF/EPUB con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: "Da bambino, quando cominciavo a capire e mi mandavano al cinema, per dieci anni ho visto solo film muti. Ho visto di tutto, pellicole western, d'avventura, d'amore, film bellissimi che sono rimasti nella storia. Nel cinema muto si raccontava tutto col silenzio, senza dialogo, senza battute. Ci sono film adesso che hanno successo perché c'è una canzone: non so cosa c'entri il cinema!Oppure perché c'è un effetto speciale, insomma il cinema non c'entra più tanto!".Un grande maestro del cinema italiano racconta, in una sorta di autobiografia professionale, il suo cinema. A Monicelli non interessa tanto narrare le gesta, gli aneddoti, gli incontri di una storia personale fuori dall'ordinario; nel racconto, orchestrato con sapienza da Steve Della Casa e Francesco Ranieri Martinotti, veste piuttosto i panni di un artigiano, pronto a svelare le tecniche e i segreti di quel mestiere complesso e magico a cui ha dedicato una vita intera. La testimonianza del creatore della commedia all'italiana si trasforma così in una lezione di cinema, in cui vengono ripercorsi, passo dopo passo, i momenti fondamentali che hanno dato vita a tanti capolavori. Una lunga scuola la sua, che coincide con gli anni d'oro del cinema italiano, con l'invenzione di una "stagione italiana" di cui Monicelli è insieme figlio e creatore. Tanti gli incontri decisivi: Rossellini,De Sica, Antonioni, Totò, i grandi sceneggiatori (Age e Scarpelli, Benvenuti, De Bernardi, Suso Cecchi D'Amico), e poi la scoperta, in ruoli inediti, di Alberto Sordi e Vittorio Gassman. Sceneggiatura, accorta preparazione delle riprese, lavoro con gli attori, montaggio, doppiaggio (il maestro infatti non è mai passato a registrare il suono in presa diretta) sono tutti momenti cruciali che Monicelli racconta meticolosamente, chiarendo le precise ragioni di scelte tecniche e artistiche dietro a cui non è difficile scorgere una pratica di lavoro che si trasforma in un vero e proprio metodo. In questa affascinante carrellata lungo settant'anni di cinema italiano, affiorano la forza e il segreto del genio di Monicelli, che sembra risiedere in un particolare equilibrio tra commedia e amara riflessione sul reale, tra capacità di innovare e radicamento nel cinema delle origini, il tutto amalgamato da un'intelligenza quasi indomabile e da un pizzico di quella cattiveria, ormai divenuta proverbiale.Mario Monicelli è uno dei più grandi registi italiani, autore di capolavori quali I soliti ignoti, La grande guerra, Un borghese piccolo piccolo. Steve Della Casa, tra i massimi esperti di cinema popolare italiano, è uno dei fondatori del Torino Film Festival, di cui è stato direttore dal 1999 al 2002. Dal 1994 conduce Hollywood Party, su Radio3, e dal 2004 il contenitore notturno La 25a ora, su LA7. Francesco Ranieri Martinotti, sceneggiatore e regista, ha realizzato film e documentari. Ha ricevuto il David di Donatello nel 1994 per Abissinia. È uno dei fondatori delle Giornate degli Autori di Venezia. Dal 2008 rappresenta l'Italia nel consiglio esecutivo della European Film Academy.

Come si diventa Michelangelo. Le peripezie di un presunto capolavoro

eBook / testo digitale

Giunta, Claudio

Come si diventa Michelangelo. Le peripezie di un presunto capolavoro

Donzelli Editore, 08/10/2012

Logo mlol

Titolo e contributi: Come si diventa Michelangelo. Le peripezie di un presunto capolavoro

Pubblicazione: Donzelli Editore, 08/10/2012

EAN: 9788860365590

Data:08-10-2012

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Nel dicembre del 2008 lo Stato italiano acquista da un antiquario torinese un crocifisso di legno, 40 centimetri per 40, attribuito a Michelangelo. Prezzo: tremilioni e duecentocinquantamila euro. Il ministro Bondi va al Tg1 ad annunciare l'acquisto e lo presenta come la prova di un'oculata, lungimirante politica di gestione dei "beni culturali" mirata a investire sui capolavori. Nel corso del 2009 il crocifisso parte per una lunga tournée nei musei e nelle chiese italiane, salutato dagli assessori e benedetto dai vescovi: Roma, Palermo, Trapani, Napoli, Milano.Ma nello stesso anno qualcuno comincia ad avere dei dubbi: secondo molti esperti il crocifisso non è di Michelangelo; e in ogni caso il prezzo non è un prezzo ragionevole: è troppo poco per un Michelangelo autentico, è troppo per un prodotto di bottega. I dubbi fanno presa. Una deputata presenta un'interrogazione parlamentare; la Corte dei conti apre un'inchiesta per danno all'erario; infine (dicembre 2009), i carabinieri entrano al ministero dei Beni culturali e sequestrano gli atti relativi all'acquisto del crocifisso, e la Procura della Repubblica di Roma apre un'indagine per truffa ai danni dello Stato. In questo libro,Claudio Giunta racconta pazientemente (e comicamente) i fatti, ma mostra anche che i fatti sono una metafora. Perché nella vicenda del "crocifisso ritrovato" s'incrociano e si sommano molti dei difetti e delle insufficienze italiane: una politica culturale degradata a propaganda; un giornalismo sciatto e superficiale; l'onnipresenza della Chiesa; il linguaggio assurdo degli storici dell'arte e, più di tutto, la malattia nazionale per eccellenza, la retorica: quel continuo maquillage della realtà che ci sta trasformando – secondo una formula celebre e ineccepibile – in bambini di nove anni, neanche tanto intelligenti.

Che razza di tifo. Dieci anni di razzismo nel calcio italiano

eBook / testo digitale

Valeri, Mauro

Che razza di tifo. Dieci anni di razzismo nel calcio italiano

Donzelli Editore, 08/10/2012

Logo mlol

Titolo e contributi: Che razza di tifo. Dieci anni di razzismo nel calcio italiano

Pubblicazione: Donzelli Editore, 08/10/2012

EAN: 9788860364722

Data:08-10-2012

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: PDF con DRM Adobe
Condividi il titolo

Abstract: Da sempre nel calcio italiano convivono due culture: quella sportiva, secondo cui a vincere dev'essere il migliore, e quella dello scontro che fa di ogni partita l'occasione di un conflitto. Il recente "caso Balotelli" ha esasperato questa contraddizione: da una parte, mostra come il calcio sia un ambito in cui il talento è sufficiente per affermarsi, al di là del colore della pelle e delle origini; dall'altra, evidenzia la forte presenza del razzismo negli stadi, con in più il paradosso che a esserne vittima è un ragazzo italiano. A partire da questa contraddizione, Valeri passa in rassegna gli ultimi dieci campionati di serie A, B, Prima e Seconda Divisione, e Coppa Italia; attraverso le sentenze del giudice sportivo e le denunce della stampa, analizza oltre cinquecento episodi di razzismo di diversa gravità, a opera delle tifoserie non meno che dei calciatori. Ne viene fuori un quadro sorprendente, tanto per l'ampiezza e il radicamento del fenomeno (nelle tifoserie, nelle società e tra i calciatori), quanto per la difficoltà di contrastarlo (per la giustizia sportiva e penale, e le forze dell'ordine). Difficoltà che alcune volte lasciano intravedere una sottovalutazione del fenomeno e altre un'acquiescenza che sembra mettere in discussione sia la punibilità di alcune ideologie razziste, sia il concetto stesso di razzismo. Ma ancora una volta è la "generazione Balotelli" a segnare un punto di svolta: per niente disposta a essere considerata di serie B, obbliga le istituzioni e le società calcistiche a rivedere le proprie posizioni.