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Trovati 2 documenti.

La steppa

eBook / testo digitale

Cechov, Anton - Nori, Paolo - Malcovati, Fausto

La steppa

Quodlibet, 16/04/2021

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Titolo e contributi: La steppa

Pubblicazione: Quodlibet, 16/04/2021

Data:16-04-2021

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe oppure con Social DRM
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Abstract: La steppa è il viaggio in carrozza di un ragazzino di campagna, Egóruška, che la madre ha mandato a studiare al ginnasio di una grande città: l'immensa steppa ucraina, gli incontri a sorpresa lungo il viaggio, le sensazioni incantate del ragazzino, il bagno nel grande e placido fiume, le soste, i paurosi racconti dei contadini.Scritto nel 1888, all'età di ventotto anni, Čechov considerava questo racconto il suo capolavoro; giudizio peraltro condiviso anche da altri scrittori come Leskov e Saltykov-Ščedrin, che lo paragonarono a Gogol' e Tolstoj."Vai, vai, guardi avanti, la steppa è sempre la stessa steppa sconfinata che era prima: non si vede la fine!"

I racconti della maturità

eBook / testo digitale

Cechov, Anton - Malcovati, Fausto - Guercetti, Emanuela - Piretto, Gian Piero

I racconti della maturità

Feltrinelli Editore, 16/09/2017

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Titolo e contributi: I racconti della maturità

Pubblicazione: Feltrinelli Editore, 16/09/2017

EAN: 9788807902109

Data:16-09-2017

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe
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Abstract: Anton Pavlovič Čechov (1860-1904) è considerato meritatamente uno dei massimi autori di racconti di tutti i tempi, e non solo uno dei più letti e popolari scrittori e drammaturghi dell'Ottocento russo. Nella misura delle novelle ha saputo coniugare la capacità di osservazione scientifica della realtà con una grande sensibilità per le psicologie umane, e con essenziali tratti ha mirabilmente descritto normali esistenze di gente comune che stanno a rappresentare l'universale condizione umana. La presente selezione raccoglie alcuni dei racconti più belli, quelli della maturità dello scrittore, che morì giovane, all'età di appena quarantaquattro anni, di tubercolosi. In questi racconti degli ultimi anni si sente la struggente meditazione sul trascorrere della vita, inframmezzata qua e là da bagliori di speranza nel futuro. Di questi, Il monaco nero (1894) è un racconto splendido e tra i più noti di Čechov, dove realismo naturalista e malinconico lirismo si fondono per narrare del conflitto insanabile tra follia del genio e infelicità della vita normale, tra eccitazione mentale dell'anima e debolezza del corpo mortale; La mia vita (1896), che risente dell'influenza dell'analisi psicologica di Dostoevskij e del messianesimo sociale di Tolstoj, racconta invece del sogno sfumato di una vita generosamente consacrata alla felicità delle classi contadine che restano distanti dal loro benefattore e chiuse nella loro ignoranza. E poi ci sono ancora: Tre anni (1895), sul fallimento di un matrimonio e le responsabilità di un'esistenza adulta; Dell'amore (1898), sul rimpianto di un amore inconfessato e svelato solo troppo tardi; La signora col cagnolino (1899), su una relazione fra due amanti ripresa in un contesto diverso; La fidanzata (1903), sulla prospettiva di una vita nuova e misteriosa, lontano dalla famiglia borghese, di una giovane donna.