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Trovati 2 documenti.

Un gentiluomo a Mosca

Libro

Towles, Amor

Un gentiluomo a Mosca / Amor Towles ; traduzione di Serena Prina

Vicenza : Neri Pozza, 2017

I narratori delle tavole

Titolo e contributi: Un gentiluomo a Mosca / Amor Towles ; traduzione di Serena Prina

Pubblicazione: Vicenza : Neri Pozza, 2017

Descrizione fisica: 558 p. ; 22 cm

Serie: I narratori delle tavole

ISBN: 9788854513976

Data:2017

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • A gentleman in Moscow -
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Abstract: 1922, Mosca. Un tribunale bolscevico processa Alexander Rostov con l’accusa di essere un aristocratico irriverente e rivoltoso, e lo condanna agli arresti domiciliari. Non si cada nell’errore, tuttavia, di pensare a una casetta misera e fredda. Il conte Rostov sconterà la sua pena nel Metropol, un Grand Hotel lussuoso al pari del Ritz di Parigi e del Plaza di New York. A Rostov, però, non intessa che il Metropol sia stato il primo albergo di Russia ad avere acqua calda e telefoni in camera, oltre che un ristorante che serve piatti di cucina internazionale e un vero american bar. Quella reclusione per lui, ..

Un gentiluomo a Mosca

Libro

Towles, Amor

Un gentiluomo a Mosca / Amor Towles ; traduzione dall'inglese di Serena Prina

Vicenza : BEAT, 2020

Beat bestseller

Titolo e contributi: Un gentiluomo a Mosca / Amor Towles ; traduzione dall'inglese di Serena Prina

Pubblicazione: Vicenza : BEAT, 2020

Descrizione fisica: 558 p. : ill. ; 21 cm

Serie: Beat bestseller

ISBN: 9788865597231

Data:2020

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Varianti del titolo:
  • A gentleman in Moscow -
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Abstract: Mosca, 21 giugno 1922. Il conte Aleksandr Rostov, decorato con l'Ordine di Sant'Andrea, membro del Jockey Club, Maestro di caccia, viene scortato attraverso i cancelli del Cremlino che danno sulla Piazza Rossa fino alla suite 317 del Grand Hotel Metropol. Chiamato al Cremlino per un téte à téte, il Conte è apparso dinanzi al «Comitato d'Emergenza del Commissariato del Popolo», il tribunale bolscevico che l'ha condannato, senza remore e senz'appello, a trascorrere il resto dei suoi giorni agli arresti domiciliari per essersi «irrevocabilmente arreso alle corruzioni della propria classe sociale». La condanna non ammette errori: se mai dovesse mettere un piede fuori dal Metropol, il Conte sarà fucilato.