La riforma del sistema previdenziale, già attesa nel 2022, è ancora in lista d'attesa. Il Governo ha dovuto rinviare i propositi di interventi strutturali volti a offrire maggiore flessibilità e, con la legge di Bilancio, si è limitato a poche modifiche che non incidono sensibilmente sul quadro preesistente. La flessibilità resta fondamentalmente affidata a scivoli, che spesso prevedono un onere diretto o indiretto a carico dei datori di lavoro e dei lavoratori.In attesa della riforma, i pensionandi beneficiano dei requisiti di accesso rimasti immutati per il trattamento di vecchiaia (perché la speranza di vita non è aumentata, anzi è diminuita) e per quello anticipato (per disposizione di legge fino al 2026), ma le lavoratrici vedono ridursi le possibilità di accedere a opzione donna, a causa di nuovi requisiti.