"Queste considerazioni vogliono (…) rimanere nell'ambito della storia filosofica dei problemi e cercano, su questo terreno, una risposta alla domanda: se ed in che misura il corso del pensiero nei secoli 15° e 16°, nonostante la molteplicità degli spunti ed a malgrado di tutte le divergenze nelle soluzioni dei problemi, costituisca un tutto unitario (…)"."(…) Lo storico delle idee non chiede (…) quale sia la s o s t a n z a di alcune idee. Chiede quale sia la loro f u n z i o n e. Ciò che va indagando – o dovrebbe indagare – è meno il c o n t e n u t o delle idee che la loro d i n a m i c a. (…) E sono questi fattori che vanno radicalmente alterandosi col Rinascimento: va mutando la dinamica delle idee". Il grande merito del Rinascimento "risiede molto meno nel nuovo c o n t e n u t o creato, per quanto anche questo sia ricchissimo, che nelle nuove e n e r g i e ridestate e nella intensità con la quale agirono queste energie".