"Zenone ha enunciato una posizione finale della filosofia; tuttavia nella storia della filosofia si trova all'inizio": così scriveva Colli – e già queste parole fanno capire perché egli attribuisse a Zenone un'importanza somma, come testimonia questo corso di lezioni. Discepolo di Parmenide, geniale ideatore dell'arte dialettica, Zenone è noto ai moderni per le sue famose aporie sulla divisibilità infinita (la dicotomia, la freccia, Achille e la tartaruga) – aporie sulle quali si sono misurati numerosi maestri della speculazione, da Kant a Russell, e che persino Aristotele dichiarava di non saper confutare facendo ricorso unicamente a criteri razionali e logici. In realtà Zenone, nell'intento di difendere Parmenide dalle accuse mosse dagli avversari del pensiero dell'"essere", mostra nei suoi argomenti "un istinto eccezionale al rigore dimostrativo", al punto che Colli attribuisce a lui – e non ad Aristotele – la scoperta del principio di contraddizione, facendone così un pensatore cruciale della filosofia e della scienza moderne.Con questo volume ha inizio la pubblicazione di alcuni dei corsi sui primi pensatori greci che Giorgio Colli (1917-1979) tenne presso l'Università di Pisa fra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta.