Quante volte rimproveriamo a noi stessi e agli altri difetti e imperfezioni? Vorremmo avere una speciale gomma per cancellarli magicamente, i "difetti", immersi come siamo in un contesto in cui essere i migliori, essere sempre adeguati è un must.Alessandro Chelo sovverte questa idea. La ricerca della perfezione non indica la via per il miglioramento; al contrario, gli individui esprimono il meglio di sé dando luce alle proprie ombre. È infatti nei limiti, nei tratti apparentemente problematici, che emergono la bellezza e la forza delle persone, i loro talenti nascosti.Mettendo in evidenza i danni prodotti dalla "pretesa" della perfezione nei più diversi ambiti – con se stessi, nell'amore, nell'amicizia, nel lavoro, in famiglia e in generale nella vita sociale –, Chelo ci scorta verso un autentico percorso di sviluppo personale che presuppone il rifiuto dell'adesione a questo o quel "modello vincente" e l'accettazione e valorizzazione dei personalissimi talloni d'Achille che ciascuno possiede.Pretendere il cambiamento – nostro o altrui – attraverso l'eliminazione dei limiti infatti è sempre illusorio e rappresenta un viatico di vita infelice: le persone non diventano mai come vorremmo che fossero, ma possono diventare il meglio di ciò che sono.