Sergej M. Ejzenštejn è unanimemente considerato uno dei maggiori registi della storia del cinema. "Sua Maestà Ejzenštejn" come lo chiama Šklovskij, era figlio di un architetto ebreo-tedesco, e di una madre russa. Allo scoppio della rivoluzione nel 1917, il padre si schiera con i bianchi, lui combatte per l'Armata Rossa. Entra nel teatro di avanguardia, persuaso che alla trasformazione della società debba corrispondere la trasformazione del linguaggio e della cultura. Tra i suoi capolavori: Sciopero (1924-25), La corazzata Potëmkin (1925), Ottobre (1927), Aleksandr Nevskij (1938), Ivan il Terribile (1944).