"Sono felicissima. Non sono mai stata così bene in tutta la mia vita. Tu come stai?""Io?" Step l'abbracciò forte fra le braccia. "Sto benissimo.""Da arrivare a toccare il cielo con un dito?"Step le sorrise e scosse la testa. "No, non così.""Come, non così?""Molto di più. Almeno tre metri sopra il cielo."Babi e Step, due personaggi letterari ormai entrati nell'immaginario collettivo, due nomi diventati sinonimo di "primo grande amore".Nel 1992 Federico Moccia pubblica a sue spese Tre metri sopra il cielo, dando inizio a un fenomeno prima sotterraneo e poi deflagrato più di dieci anni dopo con l'uscita di una nuova edizione, più breve e aggiornata agli anni Duemila. Ed è proprio quella versione del 1992, la "versione originale", che viene ora riproposta per vivere – o rivivere – in tutte le sue sfumature le emozioni di una storia che ha segnato generazioni di adolescenti. Perché Babi e Step non sono solo i protagonisti di un amore impossibile tra un ragazzo violento, in conflitto col mondo intero, e una ragazza di buona famiglia, prigioniera delle convenzioni sociali. C'è di più oltre le corse in moto, le fughe, le risse, i baci e la scoperta del sesso. La storia di Babi e Step sa trasmettere quel senso di assoluto che rende unico e indimenticabile il primo, vero amore.