Libro
Márkaris, Pétros
La violenza dei vinti / Petros Markaris ; traduzione di Andrea Di Gregorio
Milano : La nave di Teseo, 2024
Oceani [La nave di Teseo] ; 248
Titolo e contributi: La violenza dei vinti / Petros Markaris ; traduzione di Andrea Di Gregorio
Pubblicazione: Milano : La nave di Teseo, 2024
Descrizione fisica:
287 p. ; 22 cm
Serie: Oceani [La nave di Teseo] ; 248
ISBN: 9788834617755
Data:2024
Lingua:
Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)
Paese:
Italia
Nota:
- In cop.: Una nuova indagine dei Kostas Charitos
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Abstract:
Il direttore della polizia dell’Attica, il nostro amato Kostas Charitos, e la sua sostituta a capo della squadra omicidi, Antigone Ferleki, si trovano a dover affrontare una nuova, spinosa, indagine. Un professore universitario, che si era attirato molte antipatie da parte di allievi e colleghi, è stato ucciso nel suo ufficio durante una manifestazione studentesca sfociata in scontri con la polizia. Mentre le prime ricerche si concentrano sugli studenti della vittima e sulle persone a lui più vicine, un secondo omicidio scombina le carte in tavola agli inquirenti, aprendo diverse, inaspettate, prospettive. Ma, purtroppo, non è finita qui e l’atroce scia di delitti continua ad allungarsi mettendo a dura prova l’intelligenza e le capacità degli investigatori. In questo scenario complicato, per Kostas e Antigone non ci sono solo i colpevoli da trovare, ma anche le pressioni del governo e dei superiori da affrontare. Nel frattempo la vita ad Atene scorre frenetica, tra traffico, speranze di ripresa economica, di salvifici investimenti stranieri e con un’intera generazione, quella dei più giovani, che deve fare i conti, molto più che in passato, con la paura e la possibilità del fallimento. Petros Markaris firma un altro romanzo in cui Kostas Charitos, i suoi colleghi e la sua famiglia allargata tornano protagonisti di un giallo intricato e complesso. Un caso dove il confine tra colpevoli e vittime è più labile di quello che si può pensare, in una società ultracompetitiva come quella moderna, mentre la Grecia cambia e rischia di lasciare indietro i più giovani e i più deboli.