Biblioteche Don Bosco, Pineta, San Giacomo

Includi: nessuno dei seguenti filtri
× Target di lettura Giovani (in generale)
Includi: tutti i seguenti filtri
× Nomi Totò
× Data 1956

Trovati 1 documenti.

Mostra parametri
La banda degli onesti

Videoregistrazioni: DVD

La banda degli onesti [Videoregistrazione] / una produzione D.D.L. ; soggetto e sceneggiatura di Age e Scarpelli ; regia di Camillo Mastrocinque

Italia : D.D.L., c1956 ; Italia : RCS, c2008

Il grande cinema di Totò [Corriere della Sera] ; 9

Titolo e contributi: La banda degli onesti [Videoregistrazione] / una produzione D.D.L. ; soggetto e sceneggiatura di Age e Scarpelli ; regia di Camillo Mastrocinque

Pubblicazione: Italia : D.D.L., c1956 ; Italia : RCS, c2008

Descrizione fisica: 1 DVD (101') : b/n (PAL), son. ; 12 cm. +1 fasc

Serie: Il grande cinema di Totò [Corriere della Sera] ; 9

Data:1956

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Opera:
La banda degli onesti
Nota:
  • Lingue: italiano
  • Con contenuti extra
  • Sottotitoli: italiano per non udenti
  • Per tutti
  • DVD area 2
Condividi il titolo

Abstract: Un ex impiegato della zecca, prima di morire, confida al portiere Antonio Bonocore di aver sottratto alla zecca, tempo addietro, un cliché per la fabbricazione dei biglietti da diecimila lire, e lo scongiura di gettare il predetto cliché nel Tevere. Attratto dalla lusinga di una facile ricchezza, Antonio decide invece di consegnare il cliché per servirsene. Per la vagheggiata impresa trova due soci nelle persone del tipografo Lo Turco e di un imbianchino, tale Cardoni. Per procurarsi un biglietto da diecimila lire, che serva da modello, Antonio deve vendere il suo vecchio orologio. La perfetta riuscita della stampa della prima banconota, che viene spacciata in una tabaccheria, lo compensa del sacrificio. La fabbricazione delle banconote si svolge febbrilmente la notte nella tipografia di Lo Turco e i tre soci si dividono il prodotto del loro lavoro, felici di poter finalmente soddisfare alcuni desideri. Ma un fatto imprevisto viene a turbare la loro gioia: il figlio d'Antonio, guardia di finanza, viene trasferito a Roma ed assegnato al servizio speciale per la lotta contro i falsari. Quando viene a sapere dal figlio che i finanzieri sono sulle tracce di una banda di spacciatori di biglietti falsi, Antonio avverte i suoi soci, perché si liberino delle banconote false. Convinto che le autorità abbiano dei sospetti sul suo conto, Antonio decide di costituirsi per non rovinare la carriera dei figlio; ma apprende che la banda degli spacciatori è già stata arrestata e scopre che l'unico biglietto da lui spacciato era quello buono, frutto della vendita dell'orologio, ch'egli aveva scambiato con un biglietto falso. Felice per la scoperta, corre dai suoi complici ed apprende che nessuno di loro aveva mai spacciato un biglietto falso. Riconosciuta la propria onestà, i tre soci si liberano del pacchetto delle banconote, che non avevano avuto il coraggio di mettere in circolazione (Cinematografo)