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I tre moschettieri - Parte terza

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Alexandre Dumas - Moro Silo

I tre moschettieri - Parte terza

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Titel / Autor: I tre moschettieri - Parte terza

Veröffentlichung: il Narratore audiolibri

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  • Lingua: italiano
  • Formato: mp3
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Abstract: Sullo sfondo di una Parigi dominata dalle figure del Re di Francia Luigi XIII e dell’infido Cardinale Richelieu, D’Artagnan e i tre moschettieri (Athos, Porthos, Aramis) sono gli indimenticabili protagonisti delle molteplici avventure al centro del romanzo, dipinti con maestria nei loro pregi, vizi e difetti. L’arte letteraria di Dumas è oltre ogni limite o immaginazione, pagine e pagine che scorrono veloci, sia storiche che di ingegnosa fantasia, dense ma allo stesso tempo leggere, talvolta comiche. Dentro c'è tutto: amore, passione, avventura, complotto, intrigo, ironia… uno spaccato della Francia del XVII secolo davvero superbo!Sinossi della Parte terza:Luigi XIII e Richelieu decidono di iniziare l’assedio della città di La Rochelle, l'ultima piazzaforte ugonotta in territorio francese e di respingere gli Inglesi dalle isole vicine. Athos, Porthos e Aramis scortano il Cardinale e lo spiano durante un suo incontro con Milady, alla quale viene ordinato di assassinare il duca di Buckingham, la cui morte farebbe vincere la guerra alla Francia. La donna parte per l’Inghilterra ma suo cognato, Lord de Winter, viene avvisato del suo arrivo. Milady viene perciò tradotta nel castello di De Winter per essere poi deportata oltre oceano. Una volta in prigione, Milady, riesce però a sedurre e a raggirare il carceriere puritano Felton, il quale prima l'aiuta ad evadere e poi, per lei, uccide il duca di Buckingham pugnalandolo. Milady torna in Francia e si dirige al convento dove è trattenuta anche M.me Constance Bonacieux, l’innamorata di D’Artagnan, e per vendicarsi di quest’ultimo la avvelena. I tre moschettieri e D’Artagnan, a cui si aggrega anche De Winter, riescono a rintracciarla, ma è troppo tardi: Milady è riuscita a fuggire e Constance spira tra le braccia di D’artagnan. I cinque uomini e i loro servitori, accompagnati dal boia di Lille, riescono a rintracciarla e dopo un breve processo, in cui la accusano di tutti i suoi misfatti, la condannano a morte e il boia si incarica dell’esecuzione. Di ritorno all’accampamento i moschettieri e D’Artagnan si presentano al cardinale, il quale, inaspettatamente, invece di punirlo per la morte della sua alleata, lo nomina ufficiale dei moschettieri del re. Il romanzo si conclude con la divisione del gruppo dei moschettieri. Il giovane guascone prende possesso del proprio grado; Porthos sposa la ricca e anziana M.me Coquenard; Aramis prende gli ordini religiosi in un convento di Nancy e Athos si ritira in una piccola proprietà nel Roussillon.(Traduzione a cura di Maurizio Falghera). (Illustrazioni delle copertine Cosimo Miorelli).

I tre moschettieri - Parte prima

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Alexandre Dumas - Moro Silo

I tre moschettieri - Parte prima

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Titel / Autor: I tre moschettieri - Parte prima

Veröffentlichung: il Narratore audiolibri

Notiz:
  • Lingua: italiano
  • Formato: mp3
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Abstract: "I tre moschettieri", grande classico della letteratura francese, conserva una freschezza strabiliante per i giorni nostri e contiene la dirompenza dell’epica cavalleresca. Riproposto in molteplici versioni (cinema, TV, fumetti) ora è anche in audiolibro interpretato magistralmente da Moro Silo. Alexandre Dumas ‘canta le donne, i cavalier, l’arme, gli amori, le cortesie e le audaci imprese…’ mettendo a proprio agio fin da principio il lettore con una narrazione in terza persona onnisciente che conquista con la sua generosa dose di ironia ed irriverenza. Sullo sfondo di una Parigi dominata dalle figure del Re di Francia Luigi XIII e dell’infido Cardinale Richelieu, D’Artagnan e i tre moschettieri (Athos, Porthos, Aramis) sono gli indimenticabili protagonisti delle molteplici avventure al centro del romanzo, dipinti con maestria nei loro pregi, vizi e difetti. L’arte letteraria di Dumas è oltre ogni limite o immaginazione, pagine e pagine che scorrono veloci, sia storiche che di ingegnosa fantasia, dense ma allo stesso tempo leggere, talvolta comiche. Dentro c'è tutto: amore, passione, avventura, complotto, intrigo, ironia… uno spaccato della Francia del XVII secolo davvero superbo!Sinossi della Parte prima:Francia, 1625. D'Artagnan, un giovane guascone, va a Parigi per essere ammesso tra le file dei moschettieri di re Luigi XIII. Tuttavia, la lettera di raccomandazione che porta con sé - e indirizzata a M. de Tréville, capo dei moschettieri - gli viene sottratta lungo il tragitto da un individuo, chiamato ‘l'uomo di Meung’, con il quale più volte D’Artagnan dovrà fare i conti. Dopo l'udienza con M. de Tréville, D'Artagnan incontra, uno dopo l'altro, Athos, Porthos e Aramis, i più famosi moschettieri del re. Ciascuno di essi, ritenendosi provocato dal guascone, lo sfida a duello, all'insaputa degli altri. All'appuntamento, però, si presentano anche le guardie del cardinale Richelieu, risolute ad arrestarli, in forza del divieto di duellare. I tre moschettieri, però, si oppongono; D'Artagnan combatte assieme a loro, dando prova di saperci fare con la spada e conquistando la fiducia e l'amicizia dei tre. Successivamente, re Luigi li fa convocare a palazzo, ma, anziché rimproverarli, si complimenta con loro per aver tenuto testa brillantemente alle guardie del primo ministro Richelieu. Quest'ultimo, pur schierato con il re, ne detesta la consorte, Anna d’Austria, perché imparentata con i nemici spagnoli; inoltre, la regina è amante segreta del potente duca di Buckingham. Anna, in pegno del suo amore, ha fatto dono al nobiluomo inglese di dodici puntali di diamanti. Il Cardinale, che dispone di spie molto efficaci, viene a saperlo e ordisce una trappola alla regina: propone al re di organizzare un ballo di corte per obbligare la regina a sfoggiare i preziosi puntali. Questa situazione costringe Anna a recuperarli al più presto. Attraverso l'intercessione di Constance Bonacieux, guardarobiera della regina, di cui D'Artagnan è innamorato, il cadetto di Guascogna, assieme ai tre moschettieri, accetta l'impresa e parte alla volta dell'Inghilterra. (Traduzione a cura di Maurizio Falghera). Illustrazioni delle copertine Cosimo Miorelli 

Il Conte di Montecristo (Versione integrale)

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Alexandre Dumas - Moro Silo

Il Conte di Montecristo (Versione integrale)

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo (Versione integrale)

Veröffentlichung: il Narratore audiolibri

Notiz:
  • Lingua: italiano
  • Formato: mp3
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Abstract:  Uno dei romanzi più appassionanti che siano mai stati scritti, una storia che tocca temi come la speranza, la giustizia, la vendetta, la riconoscenza, il perdono… Un classico che appassiona con la sua trama sorprendente, potente e avvincente! Il Conte di Montecristo è Edmond Dantès, all'origine un giovane marinaio, esperto nel suo lavoro e profondamente onesto, il quale, per le mene congiunte di tre perfidi personaggi, – Fernand Montego, Danglars e il procuratore Villefort – viene imprigionato nel terribile carcere marsigliese del Castello d'If e vi trascorre molti anni in una segregazione pressoché assoluta e nella disperazione estrema.  In queste condizioni affina un odio feroce per gli autori della sua rovina, e l'amicizia con un altro prigioniero (l’abate Faria) gli procura l'evasione, nonché un favoloso tesoro, di cui ne farà lo strumento di una vendetta grandiosa e spietata, attraverso le sue molteplici identità, i suoi viaggi, gli avvelenamenti, gli intrighi, le scomparse, i ritorni, fino alla ‘redenzione’ conclusiva. La voce esperta e drammatica di Moro Silo caratterizza i personaggi nel rispetto più assoluto delle indicazioni e dello stile dell’autore, per consentire all’ascoltatore di comprendere in ogni istante la dinamica della trama e godere fin nei dettagli la grandiosità del talento letterario di Alexandre Dumas.Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Tomo I: Da marinaio a prigioniero (cap. I - XIII)Tomo II: L'abate Faria (cap. XIV - XXI)Tomo III: Il tesoro e le ricompense (cap. XXII - XXX)Tomo IV: Sinbad il marinaio (cap. XXXI - XXXVIII)Tomo V: A Parigi (cap. XXXIX - L)Tomo VI: Intrighi (cap. LI - LXIX)Tomo VII: Morti sospette (cap. LXX - LXXX)Tomo VIII: Il duello (cap. LXXXI - XCII)Tomo IX: La vendetta (cap. XCIII - CXI)Tomo X: La redenzione (cap. CXII - CXVII)Contenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo (versione integrale) (Traduzione di Emilio Franceschini)Download (size):  6 files zip (mp3) ( indice Tomi e Capitoli in PDF)128 Kbps - 3,2 Gb (538 Mb 606 Mb  341 Mb 473 Mb 659 Mb 616 Mb)

Il Conte di Montecristo - Tomo X - La redenzione

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Alexandre Dumas - Moro Silo

Il Conte di Montecristo - Tomo X - La redenzione

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo X - La redenzione

Veröffentlichung: il Narratore audiolibri

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  • Lingua: italiano
  • Formato: mp3
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Abstract:  A Marsiglia Edmond incontra Mercedes (che aveva appena salutato il figlio Albert in partenza per l'Africa). I due parlano a lungo: Mercedes non odia l'uomo che ha davanti, anzi rimprovera sé stessa per le scelte sbagliate che ha fatto. Le strade dei due, un tempo giovani e felicemente innamorati, si dividono per sempre. La morte inaspettata di Édouard, il figlio di Villefort, fa però sorgere in Edmond dei dubbi sulla sua opera di 'giustiziere divino'. Queste incertezze lo portano così ad un viaggio nel passato: si reca al Castello d'If, che frattempo è diventato una sorta di museo aperto ai turisti. Qui visita la sua vecchia cella e quella dell'amico Faria. Disperatamente in cerca di un segno che possa cancellare ogni dubbio e rimorso, Dantès entra in possesso del trattato filosofico che il vecchio abate aveva scritto durante la sua prigionia. L'epigrafe del manoscritto recita: «Tu strapperai i denti al drago, tu calpesterai i leoni, ha detto il Signore.» Tali parole rincuorano Edmond, che vi vede una conferma della giustizia per ciò che ha fatto ai suoi nemici e del carattere 'divino' che aveva alla sua missione di vendetta. Danglars intanto giunge a Roma per riscuotere il credito di cinque milioni di franchi. L'intenzione del banchiere è di passare da Venezia, riscuotere una parte del denaro per poi recarsi a Vienna e stabilirvisi. Partita da Roma, la carrozza viene però intercettata dalla banda di Luigi Vampa, viene portato alle catacombe di San Sebastiano e rinchiuso nella stessa cella in cui era stato rinchiuso Albert de Morcerf. La prigionia di Danglars risulta subito molto particolare: ad ogni richiesta di cibo o bevande, questi gli vengono serviti celermente e sono di grande qualità, ma col difetto di avere un prezzo esorbitante, che Danglars, pur a malincuore, paga con assegni al portatore. Ben presto però il banchiere si stanca dello "scherzo", e domanda di parlare con Vampa che gli chiede, in cambio della libertà, cinque milioni di franchi. Danglars rifiuta. Ma col passare dei giorni la fame e la sete diventano insopportabili, così il banchiere cede. Esausto, ridotto ad uno straccio, reso disperato dalla fame, Danglars supplica Vampa di lasciargli almeno la vita; in quel momento giunge il Conte di Montecristo che, ottenuto il sincero pentimento del banchiere, gli svela la sua identità e lo perdona. Il 5 ottobre 1838 Maximilien Morrel approda sull'isola di Montecristo dove il Conte lo aspetta: l'ora della morte del giovane Morrel si avvicina. Il Conte gli fa ingerire dell'hashish, e fa entrare Valentine. Morrel, sotto l'effetto della droga, vedendo l'amata crede di essere morto. Dantès affida Haydée a Valentine chiedendole di proteggerla e di comportarsi con lei come una sorella. Egli, infatti, ora che la sua missione è definitivamente compiuta, ha intenzione di partire solo, ma Haydée gli schiude il suo cuore: la giovane greca offre a Edmond un nuovo amore e una nuova vita insieme. Finito l'effetto della droga, Maximilien si sveglia e Valentine gli rivela come sia stata salvata dal tentativo di avvelenamento da parte della matrigna e di come sia stata portata lì, dopo il finto funerale, in attesa di ricongiungersi con lui. L'indomani Montecristo e Haydée lasciano insieme l'isola. Prima di partire, Edmond lascia al servo Jacopo una lettera da consegnare a Maximilien e Valentine, in cui, tra l'altro, il Conte li rende eredi di parte della sua immensa fortuna.Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. CXII: La partenzaCap. CXIII: Il passatoCap. CXIV: PeppinoCap. CXV: La lista dei prezzi di Luigi VampaCap. CXVI: Il perdonoCap. CXVII: Il 5 ottobreContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo X - La redenzioneDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 167 Mb

Il Conte di Montecristo - Tomo IX - La vendetta

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Il Conte di Montecristo - Tomo IX - La vendetta

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo IX - La vendetta

Veröffentlichung: il Narratore audiolibri

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  • Lingua: italiano
  • Formato: mp3
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Abstract:  Héloise (la seconda moglie di Villefort) vuole concludere il suo piano diabolico: uccidere Valentine, facendo in modo che suo figlio Édouard riceva tutta l'eredità. Ma Valentine riesce a sopravvivere. Infatti Noirtier fa capire al dottor d'Avrigny che aveva intuito da tempo che avrebbero avvelenato la nipote, e fino a quel momento era riuscito a salvarla dandole ogni giorno un poco della sostanza mortale, neutralizzandone così parzialmente gli effetti. Intanto Danglars è sull'orlo della rovina, l'unico modo per uscirne è dare in sposa Eugénie al ‘principe’ Cavalcanti per ottenerne la dote che avrebbe di certo risollevato le sue finanze. Dopo le pressanti richieste del padre, Eugénie accetta di sposare Andrea, o almeno così gli fa intendere. Qualche giorno dopo gran parte della Parigi che conta è a casa Danglars per assistere alla firma del contratto di matrimonio tra Eugénie e Andrea. Al suo arrivo nella casa il Conte di Montecristo racconta, mentre i preparativi per il contratto stanno per essere ultimati, che ha fornito al procuratore Villefort nuove prove sull'omicidio di Caderousse; sentendo questa notizia Andrea Cavalcanti si dilegua (verrà però poi catturato il giorno dopo). Approfittando della confusione generale Eugénie fugge dalla Francia assieme alla sua amante Louise d'Armilly. In poche ore Danglars è rovinato: ha perso la figlia e il matrimonio che doveva risollevare le sue finanze. Nel frattempo Montecristo affitta (sotto le mentite spoglie dell'abate Busoni) una casa confinante con quella dei Villefort e sorveglia la stanza di Valentine, impedendo più volte che Héloise la uccida col veleno. Il Conte si rivela a Valentine, le fa scoprire l'identità della sua assassina e la rassicura sul fatto che presto tutti i problemi saranno risolti. Dà da bere alla giovane una mistura che la fa cadere in un coma indotto: in questo modo tutti, compresa Héloise, credono che sia morta e ciò getta nella disperazione Morrel, Noirtier e Villefort. Mentre si svolge il funerale di Valentine, il Conte si reca da Danglars e gli chiede cinque milioni: egli aveva infatti presso Danglars un credito illimitato; questi sceglie di pagare il Conte in cambio di una ricevuta generale di sei milioni quindi fugge a Roma per riscuotere la lettera di credito in contanti. Montecristo poi incontra Morrel e gli impedisce di suicidarsi: gli si rivela come Edmond Dantès, gli chiede un mese di tempo per sistemare le cose, promettendogli che al termine di quel periodo non si opporrà al suo intento suicida, anzi lo aiuterà. Il processo di Benedetto/Andrea si avvicina: in un colloquio in prigione Bertuccio gli rivela l'identità del vero padre, cioè il procuratore Villefort. Arriva il giorno fatidico in cui Gérard di Villefort ha giurato di farla pagare all'assassino di Valentine. Villefort ha un confronto con Héloise; alla fine, con fare terribile e risoluto, il procuratore pone davanti alla moglie due soluzioni per fare giustizia: o il processo e l'esecuzione pubblica, che disonorerebbe tutta la famiglia, o il suicidio tramite il suo stesso veleno. Detto questo Villefort lascia la moglie per recarsi al processo di Benedetto/Andrea. Andrea rivela alla Corte che egli è in realtà il figlio di Villefort salvato dopo che questi lo aveva sepolto vivo nella casa d'Auteuil. Villefort, sorpreso e distrutto dalla rivelazione di quel terribile segreto, ammette la sua colpa e con la disperazione nel cuore, si ricorda allora di ciò che aveva ingiunto alla moglie poche ore prima e, sentendosi colpevole quanto lei, decide di fermarne il suicidio. Ma, tornato a casa trova Héloise che spira pochi istanti dopo averlo visto; cerca disperatamente il figlio Édouard ma lo trova senza vita, ucciso anch'egli dal veleno della madre. Disperato, il procuratore si precipita da Noirtier che è in compagnia dell'abate Busoni; quest'ultimo si toglie il travestimento e si rivela come Edmond Dantès; si confronta con Villefort il quale, impazzito dal dolore, gli mostra la moglie e il figlio morti. Distrutto dallo spettacolo di morte lasciato in casa Villefort, Edmond prende con sé Morrel e insieme lasciano Parigi per Marsiglia.Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. XCIII: ValentineCap. XCIV: ConfessioneCap. XCV: Padre e figliaCap. XCVI: Il contrattoCap. XCVII: La strada del BelgioCap. XCVIII: L'albergo della Campana e della BottigliaCap. XCIX: La leggeCap. C: L'apparizioneCap. CI: LocustaCap. CII: ValentineCap. CIII: MaximilienCap. CIV: La firma di DanglarsCap. CV: Il cimitero del Père-LachaiseCap. CVI: La spartizioneCap. CVII: La fossa dei leoniCap. CVIII: Il giudiceCap. CIX: Le assiseCap. CX: L'atto d'accusaCap. CXI: L'espiazioneContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo IX - La vendettaDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 447 Mb

Il Conte di Montecristo - Tomo VIII - Il duello

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Il Conte di Montecristo - Tomo VIII - Il duello

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo VIII - Il duello

Veröffentlichung: il Narratore audiolibri

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  • Lingua: italiano
  • Formato: mp3
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Abstract:  Dopo aver ottenuto da Danglars la sicurezza sul matrimonio con Eugénie, Andrea Cavalcanti/Benedetto viene a sapere che Caderousse lo vuole vedere e si reca da lui. Andrea gli racconta di essere convinto che il suo vero padre sia il Conte di Montecristo e Caderousse, assai interessato alla fortuna del conte, intende derubarlo nella sua casa sugli Champs Èlysées. La sera del giorno successivo Caderousse penetra in casa di Montecristo, che però, avvertito anonimamente, è già là, assieme al suo servo Alì. Dantès, sotto le mentite spoglie dell'abate Busoni, coglie il ladro in flagrante, ma lo lascia andare. Appena uscito dalla casa Caderousse viene pugnalato a morte da Andrea. Dantès soccorre Caderousse in fin di vita, riesce a fargli firmare la denuncia contro Andrea/Benedetto, e un istante prima che spiri gli rivela la sua vera identità, ottenendo il sincero pentimento del malfattore. Intanto Beauchamp, di ritorno da Giannina, si reca a casa di Albert con un documento che prova il tradimento del padre nei confronti di Alì Pascià; Albert cade nello sconforto, ma Beauchamp, in nome della loro amicizia, promette di tenere il segreto su ciò che ha scoperto, tuttavia un giornale pubblica comunque la notizia, ed è subito scandalo a Parigi. Beauchamp racconta ad Albert cosa è successo alla Camera dei Pari dove è stato deciso un processo per stabilire la verità sul conte di Morcerf/Fernand Mondego. La commissione della Camera decide di ascoltare la testimonianza di Haydée, la quale accusa il conte di Morcerf di assassinio, tradimento e menzogna. Messo alle strette, Mondego si rifiuta di rispondere e scappa via dalla sala come un pazzo. Albert vuole vendicarsi contro colui che ha scatenato questo inferno contro il padre. Egli capisce che l’origine della notizia proviene dal Conte di Montecristo, lo incontra all'Opéra, lo incolpa per la rovina del padre e lo sfida pubblicamente a duello per il mattino successivo. La rabbia di Albert si scontra con la tranquillità del Conte, sicuro della vittoria e ben intenzionato ad uccidere il giovane, fino a poche ore prima suo amico. Mercedes, che ha seguito il figlio a teatro, si reca segretamente a casa di Montecristo e gli chiede di risparmiare Albert, in nome dell'amore che un tempo li legava. Durante questo colloquio Edmond le rivela la verità sul suo arresto e sull'imprigionamento, le spiega che il suo compito adesso è vendicarsi per quei quattordici anni di prigione e di sofferenze. Ma alla fine il Conte cede davanti alle richieste di colei che ha tanto amato: affronterà dunque Albert in duello, ma con l'intento di farsi uccidere e così risparmiare il giovane. Edmond scrive il testamento, dice addio a Haydée, si congeda da amici e servitori. Il mattino dopo, sul campo del duello e alla presenza di testimoni, inaspettatamente Albert si scusa con il Conte; Mercedes infatti, per salvare la vita ad Edmond, ha rivelato tutta la verità al figlio. Albert e la madre progettano poi di abbandonare la loro casa e di partire per ricostruirsi una vita. Albert partirà per l'Africa come soldato mentre Mercedes tornerà ad una vita solitaria a Marsiglia nella casa del vecchio padre di Dantès, donatale da quest'ultimo. Mentre i due stanno facendo i preparativi per la partenza, il conte di Morcerf, ormai caduto in disgrazia, si reca da Montecristo per affrontarlo in duello. Edmond si rivela a Morcerf come Dantès: sconvolto, Fernand fugge ma, arrivato a casa, vede figlio e moglie che se ne vanno senza un saluto. Distrutto per la perdita di tutto ciò che aveva, Fernand si spara.Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. LXXXI: La stanza del fornaio in pensioneCap. LXXXII: Lo scassoCap. LXXXIII: La mano di DioCap. LXXXIV: BeauchampCap. LXXXV: Il viaggioCap. LXXXVI: Il giudizioCap. LXXXVII: La sfidaCap. LXXXVIII: L'insultoCap. LXXXIX: La notteCap. XC: Il duelloCap. XCI: Madre e figlioCap. XCII: SuicidioContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo VIII - Il duelloDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 312 Mb

Il Conte di Montecristo - Tomo VII - Morti sospette

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Il Conte di Montecristo - Tomo VII - Morti sospette

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo VII - Morti sospette

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  • Lingua: italiano
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Abstract:  I marchesi di Saint-Méran (nonni materni di Valentine Villefort) partono da Marsiglia per Parigi per concludere il matrimonio della nipote con Franz d'Epinay, ma durante il viaggio il marchese muore improvvisamente. A poche ore dalla firma del contratto matrimoniale, quando Valentine e Maximilien Morrel già si preparano alla fuga per non essere separati, anche la signora di Saint-Méran muore di colpo, in circostanze simili al marito. D'Avrigny, il medico di famiglia,  s'insospettisce pensando ad avvelenamenti e lo comunica al procuratore del re, ma, dopo i funerali dei Saint-Méran, Villefort vuole comunque concludere al più presto il contratto di matrimonio di Valentine e Franz. Accade però un nuovo colpo di scena. Il vecchio Noirtier rende noto, alla presenza di Franz e degli altri della famiglia, che il responsabile della morte del padre di Franz è egli stesso e gli fa leggere il resoconto della riunione bonapartista del 5 febbraio 1815 che portò al sanguinoso duello con il generale D'Epinay. Inorridito dalla rivelazione, a questo punto è Franz che rinuncia al matrimonio con Valentine. Intanto il signor Danglars è sempre più propenso a dare in sposa la figlia Eugénie ad Andrea Cavalcanti invece che ad Albert. Rompe così l'accordo con Morcerf, causando la rabbia del conte a proposito del quale ha ricevuto infauste notizie da Giannina, in Grecia. Anche Albert viene a conoscenza di questi inquietanti avvenimenti greci tramite la 'schiava' Haydée che vive sotto la tutela del conte di Montecristo. Haydée gli racconta la storia della morte del padre, il pascià Alì-Tebelin, dovuta al tradimento di un ufficiale francese in cui il padre aveva riposto grande fiducia. Questo ufficiale non è altri che Fernand Modego, ovvero il conte di Morcerf. Ed è sul giornale di Beauchamp che compare un breve articolo che chiama in causa Mondego per il tradimento e la morte del pascià. Albert, offeso e infuriato, sfida a duello Beauchamp per difendere l'onore del padre, ma il giornalista prende tempo in attesa di avere maggiori informazioni sull'accaduto. In casa Villefort intanto la situazione è mutata nuovamente: dopo la confessione di Noirtier e il fallimento del matrimonio, Valentine viene reinserita nel testamento del nonno e ne ridiventa l'unica erede. Héloise, la seconda moglie di Villefort è instancabilmente alla ricerca di drastiche soluzioni per fare la fortuna del figlio Édouard. Dopo aver avvelenato mortalmente i Saint-Méran, cerca di assassinare Nortier (per far ereditare tutto a Valentine e poi ucciderla, lasciando il patrimonio a suo figlio), ma il suo servo Barrois beve accidentalmente il veleno e muore. L'omicidio però viene scoperto dal dottor D'Avrigny che spiega a Villefort la situazione, incolpando Valentine: il magistrato, sconvolto, supplica l'uomo di tenere nascosto il triplice assassinio ancora per qualche tempo. Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. LXX: Il balloCap. LXXI: Il pane e il saleCap. LXXII: La signora di Saint-MéranCap. LXXIII: La promessaCap. LXXIV: La tomba della famiglia VillefortCap. LXXV: Il processo verbaleCap. LXXVI: I progressi di Cavalcanti figlioCap. LXXVII: HaydéeCap. LXXVIII: Ci scrivono da GianninaCap. LXXIX: La limonataCap. LXXX: L'accusaContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo VII - Morti sospetteDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 348 Mb

Il Conte di Montecristo - Tomo VI - Intrighi

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Il Conte di Montecristo - Tomo VI - Intrighi

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo VI - Intrighi

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Abstract:  Maximilien Morrel (il figlio dell'armatore marsigliese Morrel) ha un'ottima posizione nell'esercito ed è innamorato di Valentine de Villefort che, pur ricambiandolo, è promessa (per ferrea volontà del padre procuratore del re) al barone Franz d'Epinay. La povera giovane non ha amici, il padre non la considera, mentre la matrigna Héloise è invidiosa del fatto che erediterà un grande patrimonio a discapito del figlio Édouard. Unica consolazione di Valentine è la presenza del nonno, Noirtier de Villefort, rimasto però muto e paralizzato in seguito a un colpo apoplettico. Nei primi giorni a Parigi il Conte di Montecristo è riuscito a fare colpo sull'alta società, e si è facilmente procurato le informazioni necessarie sui suoi nemici. Dopo aver conquistato la fiducia del procuratore de Villefort e della moglie, dopo aver stretto un accordo finanziario con il grande banchiere Danglars ed essersi guadagnato la riconoscenza della consorte, e dopo aver intessuto buoni rapporti con i Morcerf e i Morrel, Dantès può proseguire nel suo piano di vendetta. Durante un incontro con la signora Villefort, Edmond le fornisce la ricetta di un potente veleno che non lascia tracce, a cui la donna sembra molto interessata. Intanto la situazione in casa Villefort si evolve: il vecchio Noirtier, pur di non far sposare Valentine a Franz, provvede, nel suo testamento, a diseredare la nipote nel caso che le nozze si celebrino. Il procuratore però è inflessibile e prosegue nell'intento di voler maritare i due, con grande dispiacere della moglie. Nel contempo, seguendo il suo piano, Dantès assolda  un anziano italiano e un giovane còrso, che altri non è che Benedetto, figlio di Gérard de Villefort e di Hermine Danglars. Per i due, dietro compenso, il Conte crea le false identità del maggiore Bartolomeo Cavalcanti e del figlio Andrea, sostenuti economicamente, nella loro finzione, dallo stesso Conte. Dantès organizza poi un ricevimento nella casa di Auteuil invitando Morrel, i Danglars, i Villefort ed i Cavalcanti. Durante la serata riesce ad instillare il germe della paura in Villefort e nella signora Danglars, riferendo tra l'altro di aver trovato nel giardino il cadavere di un neonato. Villefort però aveva già scoperto da diversi anni che il figlio era sopravvissuto, anche se ne aveva perso le tracce: dunque, per lui, il Conte di Montecristo non è una figura amica, bensì cela un segreto fine, che il magistrato si impegna a scoprire. Purtroppo per lui gli incontri parigini con l'abate Busoni e Lord Wilmore (in entrambi i casi Dantès abilmente camuffato) non gli forniscono informazioni utili. Nella stessa sera della festa ad Auteuil Andrea Cavalcanti viene fermato per strada da Caderousse, che aveva riconosciuto in lui l'ex compagno di carcere Benedetto e coglie l'occasione per ricattarlo. Nel frattempo Dantès manipola, inoltre, con astuti stratagemmi, il mercato azionario e inizia un'opera di distruzione del patrimonio di Danglars. Preoccupato per le sue finanze, Danglars medita di far sposare la figlia Eugénie (già promessa ad Albert de Morcerf) ad Andrea Cavalcanti che, a dire del Conte, è portatore di una ingente fortuna famigliare. Montecristo afferma anche di aver udito alcune voci poco chiare su presunte malefatte compiute da Fernand Modego, conte de Morcerf, quando prestava servizio in Grecia, spingendo così Danglars a fare ricerche su questi eventi.Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. LI: Piramo e TisbeCap. LII: TossicologiaCap. LIII: Roberto il DiavoloCap. LIV: Il rialzo e il ribassoCap. LV: Il maggiore CavalcantiCap. LVI: Andrea CavalcantiCap. LVII: Il recinto di trifoglioCap. LVIII: Il signor Noirtier di VillefortCap. LIX: Il testamentoCap. LX: Il telegrafoCap. LXI: Come liberare un giardiniere dai ghiri che gli mangiano le pescheCap. LXII: I fantasmiCap. LXIII: Il pranzoCap. LXIV: Il mendicanteCap. LXV: Scena coniugaleCap. LXVI: Progetti di matrimonioCap. LXVII: L'ufficio del procuratore del reCap. LXVIII: Un ballo estivoCap. LXIX: Le informazioniContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo VI - IntrighiDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 467 Mb

Il Conte di Montecristo - Tomo V - A Parigi

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Alexandre Dumas - Moro Silo

Il Conte di Montecristo - Tomo V - A Parigi

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo V - A Parigi

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  • Lingua: italiano
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Abstract:  21 maggio 1838: quasi dieci anni dopo il suo ritorno a Marsiglia, Dantès inizia a mettere in atto il suo piano di vendetta e si trasferisce a Parigi. Il primo evento mondano avviene la mattina stessa, a colazione da Albert de Morcerf, assieme a Lucien Debray, il signor Beauchamp, il signor Château-Renaud e Maximilien Morrel. Albert lo introduce ai due genitori, Fernand Mondego ovvero conte di Morcerf e Mercedes; mentre la catalana sembra riconoscere Edmond, Mondego no, anzi ne ha un'ottima impressione, grazie anche alle lusinghe che il Conte gli fa. Montecristo si reca poi insieme al suo intendente corso, Giovanni Bertuccio, nella casa che ha acquistato ad Auteuil: qui il servitore è preso dal panico per il tenebroso fatto che vi è accaduto. Così, costretto dal Conte a raccontare i motivi del suo terrore, inizia una lunga storia di assassini: quella dei coniugi Caderousse e il tentativo del procuratore del re Villefort di occultare il corpo del bimbo nato da una relazione con la futura baronessa Danglars, sua amante. Ma il piccolo non è morto e Bertuccio, dopo varie traversie, lo accoglie nella sua casa in Corsica dove la cognata lo alleverà come figlioccio e gli dà il nome di Benedetto. Costui, divenuto adolescente, è un ragazzo cattivo, presuntuoso e avido che non tarderà a mettersi nei guai. Ma a Parigi Montecristo reincontra anche Danglars, divenuto un ricchissimo banchiere: i due discutono dell'apertura di un credito illimitato in favore del Conte. Un incidente a cavallo, abilmente orchestrato da Montecristo permette di guadagnargli la riconoscenza di Héloise de Villefort, moglie del procuratore del re, e madre del loro secondo figlio, lo scalmanato Édouard. Ben presto il procuratore del re si presenta in casa del Conte: i due iniziano a parlare di filosofia e Montecristo asserisce di essere investito di una specie di "missione divina". Dopo l'incontro con Villefort, Dantès si reca nella casa della famiglia Morrel, per vedere come erano andate le cose in seguito alla salvezza della ditta Morrel a Marsiglia per opera di Sindbad il marinaio: Julie Morrel ed Emmanuel Herbault sono felicemente sposati; il signor Morrel è morto lasciando l'azienda con ottimi bilanci, anche se poi il genero e la figlia l'hanno venduta. Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. XXXIX: I convitatiCap. XL: La colazioneCap. XLI: La presentazioneCap. XLII: Il signor BertuccioCap. XLIII: La casa di AuteuilCap. XLIV: La vendettaCap. XLV: Pioggia di sangueCap. XLVI: Il credito illimitatoCap. XLVII: La pariglia grigia pomellataCap. XLVIII: IdeologiaCap. XLIX: HaydéeCap. L: La famiglia MorrelContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo V - A ParigiDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 340 Mb

Il Conte di Montecristo - Tomo IV - Sinbad il marinaio

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Alexandre Dumas - Moro Silo

Il Conte di Montecristo - Tomo IV - Sinbad il marinaio

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo IV - Sinbad il marinaio

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Abstract:  Il romanzo riprende con un salto temporale di dieci anni dopo gli eventi narrati nei precedenti tomi, anni che Dantès trascorre viaggiando, soprattutto in Oriente, per raccogliere tutte le informazioni necessarie alla sua vendetta. Siamo nel gennaio del 1838: il barone Franz d'Epinay e il visconte Albert de Morcerf (figlio di Mercedes e di Fernand Mondego, conte de Morcerf) sono a Firenze e stabiliscono di passare il carnevale a Roma. Dato che manca ancora del tempo a tale data, Franz decide di recarsi nelle isole toscane per cacciare e sbarca a Montecristo. Qui incontra Dantès che, in compagnia di alcuni contrabbandieri, si presenta come Sinbad il marinaio e lo invita a cena nella sua lussuosissima grotta, in un'atmosfera da 'Mille e una notte', con il muto servitore Alì, piatti prelibati e hashish. Sinbad descrive se stesso come un filantropo molto speciale che non disdegna di dare una mano a coloro che sono in difficoltà. La scena cambia e Franz ed Albert si reincontrano a Roma, alloggiano all'albergo Londra, in attesa dell'inizio del carnevale; i due vogliono ammirare il Colosseo, ma il proprietario dell'albergo li mette in guardia dai briganti che infestano le strade, il cui capo è il temibile Luigi Vampa, alla cui storia i due giovani si mostrano interessati, cosicché l'albergatore la narra. Finito il racconto Franz ed Albert si recano in visita al Colosseo; qui Franz assiste per caso all'incontro tra Luigi Vampa e Sinbad, dove quest'ultimo promette di salvare dal patibolo un amico del brigante, sfruttando le sue conoscenze. Nell’albergo i due giovani fanno la conoscenza del misterioso ed enormemente ricco Conte di Montecristo, ovvero lo stesso Sinbad. Il Conte diventa loro amico, aiutandoli a passare con spensieratezza il carnevale romano, offrendo loro cene e passaggi in carrozza. La sera stessa in cui si chiude il carnevale, Albert viene rapito da Luigi Vampa che ne pretende il riscatto da Franz. Questi chiede aiuto al Conte di Montecristo che sapeva in buoni rapporti con il bandito. Il Conte si reca insieme a Franz nelle catacombe di San Sebastiano, rifugio di Vampa e della sua banda e qui riesce facilmente ad ottenere la liberazione del giovane Morcerf. L'indomani, poiché Albert deve tornare a Parigi, Dantès si accomiata dai due giovani e chiede ad Albert di essere introdotto nell’alta società parigina quando arriverà anch’egli il 21 maggio di quell’anno. Albert accetta con entusiasmo la richiesta e gli dà appuntamento per quel giorno nella sua dimora. Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. XXXI: Italia - Sinbad il marinaioCap. XXXII: RisveglioCap. XXXIII: Banditi romaniCap. XXXIV: ApparizioneCap. XXXV: La mazzolataCap. XXXVI: Il carnevale di RomaCap. XXXVII: Le catacombe di San SebastianoCap. XXXVIII: L'appuntamentoContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo IV - Sinbad il marinaioDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 362 Mb

Il Conte di Montecristo - Tomo III - Il tesoro e le ricompense

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Il Conte di Montecristo - Tomo III - Il tesoro e le ricompense

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo III - Il tesoro e le ricompense

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Abstract:  Giunto a Livorno, Dantès  si unisce ai contrabbandieri e riparte per varie spedizioni, acquistando la fiducia di tutta la ciurma. Durante questo periodo Dantès si rende sempre più conto di come la sua lunga esperienza in prigione lo abbia cambiato, sia fisicamente che psicologicamente: da giovane idealista è diventato un uomo intenso, vicino all'ossessione per i suoi propositi di vendetta. Edmond coglie al volo l'occasione di una spedizione di contrabbando in cui si fa scalo all'isola di Montecristo per cercare il tesoro indicato da Faria. Dopo affannose ricerche, finalmente Edmond trova l'apertura che dà accesso a un sotterraneo, all'interno del quale rinviene il favoloso tesoro di Guido Spada. Di ritorno in Italia ha con sé alcune gemme con le quali si procura grandi liquidità: acquista così uno yacht per se stesso con il quale prelevare indisturbato il tesoro dall'isola di Montecristo. Saputo della morte del padre e della scomparsa dell'amata Mercedes, Dantès torna a Marsiglia per ottenere ulteriori informazioni. Si reca perciò all'albergo del Pont du Gard, gestito con scarso successo da Gaspard Caderousse, a cui si presenta sotto la falsa identità dell'abate Busoni. Qui Caderousse, sia per il desiderio di entrare in possesso di un prezioso diamante sia per render onore al vero, racconta all'abate la storia del complotto e della morte del padre di Edmond. Alla fine l'abate si accomiata da Caderousse donandogli un diamante. Il giorno dopo Dantès si presenta, sotto le sembianze dell'inglese Lord Wilmore al sindaco di Marsiglia, dal quale apprende che l’armatore Morrel, per quanto onesto e probo, è sull'orlo della bancarotta. Dantès entra in casa Morrel e scopre che la famiglia è ormai impoverita. Mentre Morrel e Wilmore discorrono, giunge la terribile notizia dell'affondamento del Pharaon, che sancisce di fatto la bancarotta della Società Morrel. Questi è sempre più depresso e preoccupato e prepara il suicidio, ma non sa che Dantès, in nome di tutto quello che l'armatore aveva fatto per lui si sta preparando a tirarlo fuori dai guai, nascondendo la sua vera identità dietro lo pseudonimo di Sinbad il marinaio. La famiglia Morrel passa dal dolore alla gioia, mentre, in disparte, Sindbad il marinaio, alias Edmond Dantès, assiste alla scena per poi salpare col suo yacht. Chi doveva essere ricompensato lo è stato, adesso è il momento di preparare la vendetta. Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. XXII: I contrabbandieriCap. XXIII: L'isola di MontecristoCap. XXIV: L'abbagliamentoCap. XXV: Lo sconosciutoCap. XXVI: La locanda del Pont du GardCap. XXVII: Il raccontoCap. XXVIII: I registri delle prigioniCap. XXIX: La casa MorrelCap. XXX: Il 5 settembreContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo III - Il tesoro e le ricompenseDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 243 Mb

Il Conte di Montecristo - Tomo II - L'abate Faria

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Alexandre Dumas - Moro Silo

Il Conte di Montecristo - Tomo II - L'abate Faria

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo II - L'abate Faria

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Abstract:  In prigione Edmond Dantès chiede disperatamente a un funzionario di poter affrontare un regolare processo, ma data la gravità dell'accusa la sua richiesta viene respinta. Qui incontriamo il vecchio abate Faria che ha scavato un tunnel sotto le celle per poter fuggire da If. Ma Faria sbaglia direzione dello scavo e si ritrova nella cella del giovane. I due diventano amici e ciò risolleva le speranze di Edmond. Faria, con il quale Dantès instaura un'amicizia profonda, lo aiuta a scoprire le cause delle peripezie che lo hanno portato al castello d'If. Sfruttando il suo ingegno Faria ricostruisce il complotto che ha portato alla rovina il suo amico. È in seguito a questa atroce scoperta che Dantès giura che, una volta uscito, la vendetta sarebbe caduta terribile e inesorabile su coloro che lo hanno privato di tutto ciò che aveva caro al mondo. In seguito Faria lo istruisce in varie discipline, dall'economia, alla matematica, dalle lingue straniere alla filosofia. Faria ed Edmond elaborano un secondo piano di fuga, e scavano un altro tunnel: dopo quindici mesi di lavoro tutto è pronto, ma il vecchio Faria viene colto da un attacco apoplettico che lo rende infermo. Dantès si rifiuta di fuggire senza l'amico, il quale si convince del tutto della bontà d'animo del giovane e della devozione che nutre per lui. Sentendo prossimo un terzo attacco Faria confida a Dantès la posizione di un grande tesoro nascosto sull'isola di Montecristo, e infine Faria muore sotto gli occhi di Edmond. Subito viene predisposta la sepoltura. Ma Dantès ha un piano: si sostituisce al corpo di Faria nel sacco che dovrebbe contenere il cadavere e attende l'arrivo dei becchini, i quali portano il sacco fuori dalla cella e, legatagli una pietra ai piedi, lo gettano in mare. Dantès con un coltello riesce a uscire dal sacco e risalire in superficie appena in tempo per non affogare. Edmond si dirige a nuoto all'isola di Tiboulen, dove aspetta un momento migliore per riprendere la fuga. Il mattino dopo avvista una tartana genovese, si tuffa in mare e riesce a raggiungere l'imbarcazione. Il naviglio, con a bordo dei contrabbandieri, lo accoglie. Il 28 febbraio 1829 è finalmente libero e naviga verso Livorno. Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. XIV: Il prigioniero pazzo e il prigioniero furiosoCap. XV: Il numero 34 e il numero 27Cap. XVI: Un dotto italianoCap. XVII: La cella dell'abateCap. XVIII: Il tesoroCap. XIX: Il terzo attaccoCap. XX: Il cimitero del castello d'IfCap. XXI: L'isola di TiboulenContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo II - L'abate FariaDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 256 Mb

Il Conte di Montecristo - Tomo I - Da marinaio a prigioniero

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Il Conte di Montecristo - Tomo I - Da marinaio a prigioniero

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Titel / Autor: Il Conte di Montecristo - Tomo I - Da marinaio a prigioniero

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Abstract:  1815. Edmond Dantès, marinaio di diciannove anni, sbarca a Marsiglia dopo aver preso, da secondo, il comando della nave Pharaon. Qui gli viene confermato dall’armatore Pierre Morrel, proprietario della Pharaon, che verrà ufficialmente nominato capitano: ma questa non è l’unica buona notizia, Edmond può infatti finalmente riabbracciare il suo povero e vecchio padre e sposare la donna che ama, la catalana Mercedes. Tuttavia, prima ancora che il matrimonio venga celebrato, viene arrestato con l’accusa di aver tramato come agente bonapartista. Edmond è innocente, l’unica colpa che può essergli attribuita è quella di aver fatto scalo con la nave all’Isola d’Elba, dove si trova prigioniero Napoleone, e aver accettato di consegnare una lettera ad un uomo senza sapere che si trattava di un carteggio tra bonapartisti. Dietro l’odioso inganno vi sono alcuni uomini: Danglars, anch’egli in servizio sulla Pharaon, invidioso che Dantès sia stato nominato dal capitano morente come suo successore, l’avido sarto Gaspard Caderousse, vicino di casa del padre, che nutre anch’egli sentimenti ambigui per le fortune di Edmond e Fernand Mondego, un cugino di Mercedes che cerca senza successo di concupire la ragazza, promessa sposa di Edmond. Ad essi si aggiunge il giovane procuratore dalla dubbia morale che ha accolto la denuncia: Gerard de Villefort. Villefort rendendosi conto della sincerità di Dantès, cerca di chiudere la faccenda facendosi consegnare la lettera ma, una volta scoperto che il destinatario è suo padre bonapartista e non potendo denunciarlo, decide di bruciare la lettera e mandare avanti la condanna a Dantès, che viene imprigionato al castello d’If, prigione di Stato in un isolotto al largo di Marsiglia dove è destinato a passare il resto dei suoi giorni. Le illustrazioni delle copertine sono tutte a cura di Cosimo Miorelli.Indice:Cap. I: L'arrivo a MarsigliaCap. II: Padre e figlioCap. III: I CatalaniCap. IV: Il complottoCap. V: Il pranzo di fidanzamentoCap. VI: Il sostituto procuratore del reCap. VII: L'interrogatorioCap. VIII: Il castello d'IfCap. IX: La sera del fidanzamentoCap. X: Lo studiolo delle TuileriesCap. XI: L'orco della CorsicaCap. XII: Padre e figlioCap. XIII: I cento giorniContenuto: Alexandre Dumas - Il Conte di Montecristo - Tomo I - Da marinaio a prigionieroDownload (size):  1 file zip (mp3)128 Kbps - 278 Mb